Quella che andrà in scena l’8, il 9 e il 10 maggio all’Arena sarà la sessantunesima edizione di una storia infinita di sport. Ma i «Trofei di Milano» non sono solo una grande manifestazione sportiva che in tutti questi anni ha portato in pista oltre tre milioni e mezzo di giovanissimi studenti. Sono il «seme» dello sport, quello del futuro, quello che verrà, più un investimento culturale che agonistico. Perchè in tutto questo tempo i Trofei sono entrati nelle scuole, hanno raccontato i buoni valori ai ragazzi, li hanno portati a correre, a saltare, a giocare, a divertirsi a dimenticarsi per qualche ora degli smartphone, in un certo senso a connettersi con la vita reale. Hanno insegnato loro il giusto piacere della fatica, della competizione, della lealtà e del rispetto. Hanno spiegato ai giovanissimi, e pare che ce ne sia davvero tanto bisogno, che nella vita si può vincere ma si può anche perdere, che non è un dramma, che si può ricominciare a patto di sapersi rimboccare le maniche.
Un’edizione da record la sessantunesima che ha coinvolto 42.300 ragazzi di 73 Scuole primarie e secondarie della Lombardia e del Veneto in un progetto formativo lungo un anno che fa parte del programma «Education Gen26» della Fondazione Fondazione Milano Cortina 2026. «L’obbiettivo e quello avvicinare i giovani all’Olimpismo- spiega Franco Ascani, Membro della Commissione Cultura del Cio e padre dei Trofei- un passo fondamentale e necessario per far conoscere ai ragazzi i valori olimpici, la storia dei Giochi e per mettere le basi per una cultura sportiva diventi anche uno stile di vita». Venerdì 10 Maggio il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi interverrà alla Cerimonia di accensione del Tripode e saranno tre giorni di sport e di gare che coinvolgeranno le scuole finaliste. L’epilogo di un anno di attività formative che hanno visto studenti e prof partecipare con attività didattiche su temi e approfondimenti olimpici e sportivi e che hanno registrato una significativa partecipazione con 23.600 elaborati. E poi le proiezioni interattive («L’Educazione all’Olimpismo attraverso le immagini») che hanno potuto attingere tra gli oltre 30mila video storici della Piattaforma di SportmoviesTv e che hanno dimostrato che «lo sport nella Scuola c’è» con 347 classi partecipanti. Un lavoro enorme portato avanti dai Trofei in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, l’Aics milanese, Ficts Italia e le massime Istituzioni sportive, scolastiche ad amministrative della regione. Un lavoro che arriva nelle scuole dove anni fa c’erano quei Giochi della Gioventù che il ministro Andrea Abodi ha promesso più volte di riorganizzare