12Mar 13
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[photopress:Loretta_Napoleoni.jpg,full,centered] «Più che di “cintura dell’aglio”, come i tedeschi hanno ribattezzato il Sud Europa, dovremmo parlare di “cappio dei suicidi”. Poiché l’austerità altro non è che una corda che Bruxelles ha calato dall’alto attorno al collo delle popolazioni dei Paesi alla periferia di Eurolandia. Sono queste le Nazioni più a rischio, dove la “disoccupazione di lungo periodo” è più alta. La prima ondata di suicidi si verifica in concomitanza col licenziamento, la seconda coincide con lo scadere dei sussidi di disoccupazione ed è quella più imponente. Oggi si muore per i debiti, per pagare gli arretrati dell’iscrizione al country club […]
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07Mar 13
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[photopress:Americanflag.jpg,full,centered] «Confermiamo il nostro ottimismo sulle possibilità di crescità degli utili societari negli Stati Uniti». Joanna Shatney, capo dell’azionario Usa di Schroders, non si fa spaventare dalla budget sequestration, cioè dalla segregazione del bilancio federale. Dalla scorsa settimana, infatti, è stata avviata una serie automatica di tagli alla spesa pubblica visto il mancato raggiungimento di un accordo tra Democratici e Repubblicani sul budget. E così da 7 giorni sono partiti le prime decurtazioni dei capitoli di spesa che, senza un’intesa politica, totalizzeranno 85 miliardi di dollari entro fine 2013. Le prime voci da sforbiciare sono la difesa e il programma […]
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23Feb 13
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[photopress:assalto_ai_supermercati_greci.jpg,full,centered][photopress:fame_grecia1.jpg,full,centered] «Che cosa aspettiamo così riuniti sulla piazza? Stanno per arrivare i Barbari oggi. Perché un tale marasma al Senato? Perché i Senatori restano senza legiferare? È che i barbari arrivano oggi. Che leggi voterebbero i Senatori? Quando verranno, i Barbari faranno la legge». (Konstantinos Kavafis, Aspettando i Barbari, 1904) Ebbene sì. In Grecia assaltano i supermercati. In Grecia la popolazione comincia ad avere gravi problemi di sussistenza. Per la Grecia l’economista tedesco Hans-Werner Sinn ha implorato la pronta uscita dall’euro, pena la catastrofe umanitaria con tanto di intervento dei caschi blu dell’Onu. Ma il problema della Grecia non era […]
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21Feb 13
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[photopress:BOV.jpg,full,centered] Jim Leaviss, esperto del settore obbligazionario di M&G Investments, ha «intervistato» Marcus Grubb del World Gold Council, l’organizzazione internazionale che rappresenta a livello globale l’industria aurifera (sia a livello minerario che commerciale). Dal dialogo sono emerse alcune interessanti considerazioni sull’inopportunità per i Paesi in difficoltà dell’area euro, come l’Italia, di usare le riserve auree (nel nostro caso quelle della Banca d’Italia) come strumento per emettere debito pubblico di elevata qualità (cioè con rating «tripla A»). Per due ragioni: le obbligazioni-oro rendono «spazzatura» gli altri titoli di Stato che non possono vantare una garanzia così preziosa l’emissione coprirebbe una bassa percentuale del […]
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07Feb 13
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Prima il Wall Street Journal e il Financial Times, poi Bloomberg. La grande stampa finanziaria degli Stati Uniti scarica tutta la responsabilità del calo delle Borse internazionali su quella che considera la campagna «anti-austerità» rilanciata dal Pdl in vista dell’ormai prossimo appuntamento elettorale. In buona sostanza, secondo i commentatori Usa, i mercati avrebbero valutato negativamente l’annuncio di Silvio Berlusconi di restituire l’Imu sulla prima casa alle famiglie italiane come primo atto di governo (in caso di vittoria) per rimediare alla scartavetrata di tasse con cui il governo di Mario Monti ha ulteriormente danneggiato (e questo è inconfutabile) i già pericolanti bilanci di imprese e cittadini. Wall & Street […]
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08Gen 13
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Nel passaggio tra la crisi innescata da Lehman Brothers e quella del debito sovrano europeo, l’Italia si è spostata dall’area di contagio dei Pigs (Spagna, Grecia, Portogallo e Irlanda) a una situazione «che la vede maggiormente» vicina a Francia e Germania. A dirlo è uno studio pubblicato sui Quaderni finanziari della Consob: «L’Italia non costituisce, nonostante le sue intrinseche fragilità – si legge nello studio – un centro di propagazione di contagio» ma continua a essere un Paese target, cioè un’area contagiata piuttosto che un focolaio di contaminazione. Gli autori della ricerca spiegano innanzitutto che il modello utilizzato è differente da […]
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27Dic 12
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«Found my coat and grabbed my hat Made the bus in seconds flat Found my way upstairs and had a smoke Somebody spoke and I went into a dream» «Ho trovato il maglione e ho afferrato il cappello Sono salito sull’autobus in due secondi netti Mi sono fatto largo per andare al piano di sopra e mi sono fatto una fumata Qualcuno ha parlato e ho iniziato a sognare» «Fatevi largo!», ci dicono i Beatles. «Fatevi largo!», ci dice il Credit Suisse. Che ritiene sia possibile prendere il meglio del 2013 anche se la tanto attesa svolta dell’economia non dovesse arrivare. […]
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20Dic 12
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«I saw a film today oh boy The English army had just won the war A crowd of people turned away But I just had to look Having read the book» «Ho visto un film oggi, ragazzi L’esercito inglese aveva appena vinto la guerra Una folla di persone si voltò dall’altra parte Ma io dovevo proprio guardare Perché avevo letto il libro» Questa strofa di A day in the life ce la spiega Rory Bateman, capo dell’azionario europeo di Schroders. Il suo outlook per il 2013, infatti, è tutto incentrato sulla possibilità delle Borse europee di darci rendimento sorprendenti l’anno […]
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19Dic 12
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«I read the news today oh boy About a lucky man who made the grade And though the news was rather sad Well I just had to laugh». Questa è la prima strofa di A day in the life dei Beatles che utilizzeremo per parlarvi di come alcuni operatori di mercato vedano il 2013. E nulla è meglio del periodo «psichedelico» dei Fab Four per descrivere un anno che, come quello passato, si presenta con molte incognite e soprattutto con molti saliscendi. Che cosa ci dicono dunque John, Paul, George e Ringo? «Ho letto la notizia oggi, oh ragazzi di un […]
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19Dic 12
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Nel 2013 le incertezze sulla sostenibilità delle politiche fiscali continueranno a pesare sulla crescita che, anche se migliore del 2012, non subirà un’accelerazione significativa così come l’inflazione dovrebbe rimanere bassa a causa del perdurare dell’elevata disoccupazione e anche i tassi potrebbero rimanere ai livelli attuali ancora a lungo sia in Europa sia negli Stati Uniti. A dirlo è Bnp Paribas Investment Partners che invece stima una crescita più marcata nei Paesi emergenti. Fatte queste premesse, la casa di investimento consiglia di mantenere una condotta prudente. «Le valutazioni, fino a poco tempo fa interessanti, sono tornate ad essere neutrali e le stime di […]
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