25Nov 22
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
La Cop27, l’accordo Onu per il contrasto al cambiamento climatico, si è riunita quest’anno a Sharm-el-Sheikh, in Egitto. I partecipanti hanno raggiunto un punto di convergenza sul cosiddetto «loss and damage», ossia l’istituzione di un fondo con il quale i Paesi più sviluppati (ma in teoria anche quelli in via di sviluppo) dovrebbero risarcire “perdite e danni” causati da eventi climatici estremi nei Paesi poveri (che sono anche quelli meno inquinanti). La Cop27 del 2022 ha infine confermato la validità dei patti sottoscritti negli anni scorsi. Secondo alcuni osservatori, si sarebbero potuti raggiungere obiettivi più ambiziosi in termini di riduzione delle […]
Scritto in
Piazza Affari - Tag:
Agribusiness,
agricoltura,
Alexbank,
ambiente,
Banca Mondiale,
Brasile,
cambiamento climatico,
Cariplo Factory,
Carlo Messina,
Cina,
Circular Economy Lab,
climate change,
Climate change action plan,
Cop27,
economia circolare,
ESG,
FAO,
finanza d'impatto,
Fondazione Ellen MacArthur,
Gian Maria Gros-Pietro,
IMI Corporate & Investment Banking Division,
impact banking,
India,
inquinamento,
International Subsidiary Banks Division,
Intesa Sanpaolo,
loss and damage,
Marco Elio Rottigni,
Mauro Micillo,
NetZero Banking Alliance,
Pakistan,
PNRR,
riduzione emissioni,
Sharm-el-Sheikh,
Social Bond,
sostenibilità,
sviluppo sostenibile,
Unione Europea
Wall & Street © 2024
22Set 16
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
La scorsa settimana il premier britannico Theresa May ha dato il via libera, dopo una sospensione di un paio di mesi (a causa del caos politico scatenato dalla Brexit, al progetto Hinkley Point, una megacentrale nucleare da 18 miliardi di sterline (21 miliardi di euro) che sarà realizzata da un consorzio franco-cinese guidato da Edf e partecipato al 33% da China General Nuclear (Cgn), mentre la tecnologia sarà fornita dalla transalpina Areva. Si tratta della prima centrale a essere costruita in Gran Bretagna da oltre vent’anni e fornirà al Paese il 7% della produzione elettrica consentendo di «pensionare» una quindicina […]
Scritto in
Italia - Tag:
Alessandro Portinaro,
ambientalismo,
Ansaldo Energia,
Areva,
Autostrade,
bolletta elettrica,
Bulgaria,
Carlo Calenda,
centrali nucleari,
Chernobyl,
China General Nuclear,
Cina,
Danimarca,
decommissioning,
Deposito Nazionale,
Edf,
elettricità,
Enel,
Energia,
fonti rinnovabili,
Francia,
Fukushima,
Germania,
Giappone,
Giuseppe Zampini,
Gran Bretagna,
Greg Clark,
Hinkley Point,
Ilva,
India,
Industria,
infrastrutture,
Irlanda,
Isin,
Luca Desiata,
Marco Enrico Ricotti,
Maurizio Pernice,
Nigel Farage,
no-Tav,
nucleare,
Programma Nazionale Rifiuti Radioattivi,
referendum,
Repubblica Ceca,
rifuti,
Russia,
scorie,
Sogin,
Stati Uniti,
Svezia,
termovalorizzatori,
Theresa May,
Trino Vercellese,
Ukip
Wall & Street © 2024
14Feb 13
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
[photopress:bandiera_italiana.jpg,full,centered] Che cosa hanno in comune Saipem e Finmeccanica? Molte cose, purtroppo! Sono due società che hanno lo stesso azionista di riferimento: il Tesoro. Sono due società che all’estero conseguono gran parte del loro fatturato!!! Sono due società coinvolte in indagini della magistratura per episodi di presunta corruzioni che si sarebbero verificati proprio per conseguire commesse estere. Sono tempi diffcili, c’è la campagna elettorale e (quasi) tutto l’arco costituzionale ne ha approfittato per fare propaganda. Sbagliando. Perché le conseguenze dirette delle azioni giudiziarie non sono tanto nell’iscrizione nel registro degli indagati di Paolo Scaroni e nell’arresto di Giuseppe Orsi, sono ben altre. Eccole qui: 1. […]
Scritto in
Italia - Tag:
Alenia Aeronautica,
Alessandro Pansa,
Algeria,
Bae Systems,
campagna elettorale,
credibilità,
David Cameron,
debito,
deconsolidamento,
dismissioni,
elezioni,
elicotteri,
Eni,
Financial Times,
Finmeccanica,
Giuseppe Orsi,
Ihs Jane's,
inchieste,
India,
Ingegneri,
magistratura,
Paolo Scaroni,
patria,
rispetto,
Saipem,
sconto holding,
svalutazioni,
Tesoro,
Wall Street Journal
Wall & Street © 2024
12Ott 12
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Per Mediobanca la Vespa ha le ruote a terra: nel tradizionale Wake up Call gli analisti di Piazzetta Cuccia consigliano di stare alla larga da Piaggio, perché il titolo farà peggio del mercato (il giudizio è stato ridotto ad undeperform da neutral). A preoccupare è il fatturato del terzo trimestre, che dovrebbe scendere del 4% annuo nonostante il nuovo contratto che il gruppo motociclistico ha firmato con Poste Italiane perché la domanda nel Sud Est asiatico, India compresa, sta rallentando. Per questo motivo Mediobanca taglia le stime di utile 2013 e 2014 del 17%, in parallelo il prezzo obiettivo è […]
Wall & Street © 2024