Professionisti dimenticati dalla manovra

Nel fine settimana la Cgia di Mestre, basandosi sui dati Istat, ha ricordato che dall’inizio della pandemia sono scomparsi 327.000 lavoratori autonomi. Un argomento che abbiamo affrontato ieri sul Giornale approfondendo con il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, le carenze della legge di Bilancio 2022 in materia di lavoro autonomo e partite Iva.  Ecco che cosa ci ha raccontato nel dettaglio. Presidente Stella, al momento la manovra per il 2022 ha conservato la flat tax al 15% per gli autonomi con ricavi fino a 65.000 euro. Poi, c’è poco altro… «Purtroppo, la riforma dell’Irpef, che è uno dei passaggi ineludibili, […]

  

Le riforme costano

Le proteste dei tassisti contro il decreto Milleproroghe hanno esasperato molti italiani per i disagi che hanno creato e ne hanno indignati ancor di più a causa delle violenze gratuite e ingiustificate perpetrate durante alcune manifestazioni. Il problema, però, non è tanto l’apertura di un mercato caratterizzato da evidenti asimmetrie quanto le modalità con le quali si è cercato progressivamente di superare un’oggettiva difficoltà. Sono dieci anni che, a vario titolo, ci occupiamo di taxi e di noleggi con conducente, ben prima che il car sharing e l’App di Uber rendessero obsoleta questa parte importante del trasporto pubblico. Soprattutto nelle […]

  

L’edilizia non c’è (quasi) più

«Abbiamo avuto un periodo nel quale abbiamo creduto che assecondare obiettivi di austerity europea comportasse la riduzione degli investimenti: è stato un tragico errore», ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, presentando il piano industriale di Ferrovie dello Stato che prevede 94 miliardi di investimento nel periodo 2017-2026. «Nel biennio 2012-13 gli investimenti pubblici si sono dimezzati da 40 a 20 miliardi: era chiaro che vi fosse un calo del Pil del Paese», ha aggiunto sottolineando che «così si è messa in ginocchio l’edilizia: dei 927mila posti di lavoro persi in Italia a causa della crisi quasi 500mila sono dell’edilizia». Il declino, […]

  

Il lavoro svalutato

Oggi sul Giornale vi abbiamo parlato del paradosso tutto italiano del lavoro: retribuzioni più basse rispetto a molti competitor dell’area euro e ore lavorate annue più alte della media. Non è solo questione di tasse, ma anche del tipo di occupazione offerta in Italia. Evidentemente l’organizzazione del lavoro è ancora a elevata intensità di personale e, dunque, ogni produzione richiede tempo per essere effettuata. Vi sarebbe da approfondire anche il discorso legato alla qualificazione dei lavoratori che, generalmente, è un proxy delle retribuzioni, ma la contemporaneità e, soprattutto, la crisi ci hanno abituato anche a non interpretare questa correlazione come […]

  

Auto, ti amo!

L’auto si conferma il principale mezzo di trasporto utilizzato dagli italiani. Infatti nel 2014 l’auto è stata utilizzata per il 59,8% degli spostamenti effettuati nel nostro Paese. Al secondo posto della graduatoria dei mezzi di trasporto preferiti si colloca l’aereo (17,7%). Seguono il treno (10,7%), il pullman (4,3%), la nave (3%) e il camper (2,2%). Secondo l’elaborazione Federpneus (Associazione nazionale rivenditori specialisti di pneumatici) su dati Istat, emerge inoltre che l’auto è il mezzo più usato dagli italiani sia per i viaggi di vacanza (63,7%) che per quelli di lavoro (34,7%). Vi è inoltre un’altra considerazione interessante che deriva dall’esame […]

  

Vino, export record e boom negli Usa

Il 2015 è stato un anno da record per l’export del vino italiano che vale 5,39 miliardi di euro (+5,4% sul 2014). I vini spumanti sono i veri protagonisti di questo successo, con un valore di 985 milioni di euro (+17%) e un volume scambiato pari a circa 2,8 milioni di ettolitri (+15%). La voce che comprende il Prosecco guida questa domanda con un incremento del 30% a volume (oltre 1,8 milioni di ettolitri) e del 32% a valore (oltre 660 milioni di euro). Questi i dati dell’Osservatorio del Vino relativi all’export 2015 del comparto, elaborati su base Istat da Ismea. […]

  

«Ora investire in sicurezza»

  Una delle prime reazioni dopo gli attacchi di Parigi e di Bruxelles è stata l’invocazione di una maggiore spesa pubblica nei settori sicurezza e difesa, spesso esposti a tagli da parte dei governi europei perché si tratta di costi facili da aggredire (l’ottusità di chi invoca la pace a tutti i costi ha semplificato il lavoro dei governanti). Ma davvero impiegare le nostre tasse per aumentare la nostra percezione di un ambiente sicuro e meno esposto alle insidie del terrorismo islamico può risolvere la questione quando l’Isis ha messo anche Internet tra i suoi obiettivi? La risposta è no e […]

  

«Senza flessibilità le imprese muoiono»

Il calo del tasso di disoccupazione registrato dall’Istat nel mese di aprile non è ragione sufficiente per non continuare a denunciare le storture del sistema-Italia. Il Jobs Act non ha risolto tutti i problemi e Wall & Street ve lo ripetono da tempo, ma c’è anche un altro aspetto da analizzare, oltre alle carenze endemiche dei processi formativi e delle strutture finalizzate a far incontrare domanda e offerta di lavoro. Si tratta della rigidità delle mansioni nelle aziende: spostare un impiegato da una funzione a un’altra è sempre molto complesso, nonostante la nuova legislazione varata dal governo Renzi (con tutti i […]

  

Furti in appartamento, una polizza ad hoc per le case «blindate»

In Italia, gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un aumento dei furti in appartamento, che hanno letteralmente raddoppiato la loro incidenza. Secondo le elaborazioni del Centro Transcrime cui partecipa l’Università Cattolica, nel 2012 sono stati denunciati in Italia circa 238 mila furti, registrando un aumento del 114% rispetto al 2004 e del 40% rispetto al 2010. L’aumento rispetto al 2004 è stato più rilevante in Umbria (+166%), seguita da Lombardia (+156%), Toscana (+141%) e Friuli Venezia Giulia (+140%). I furti sono maggiormente concentrati nel Nord Italia (54,6%). La Lombardia è comunque la regione dove si registra il maggior numero di furti (22% […]

  

Italiani, imparate a farvi raccomandare!

Wall & Street ha già pubblicato una fortunata guida per trovare lavoro indirizzata ai ragazzi di 18 anni che hanno terminato le superiori, ai neo-laureati  che si avvicinano al mondo delle imprese e agli over 50 lasciati sul marciapiede dalla crisi. Ha raccontato il disastro della Riforma Fornero, si è battuto per una valorizzazione dell’apprendistato, ha provato a indicare le lauree con cui più facile trovare un impiego, analizzato l’articolo 18 con giuristi e imprenditori, riassunto alcuni consigli su come superare il colloquio di lavoro e farsi assumere, raccolto  il vissuto di chi ha creato una start up o è andato all’estero. Resta però […]

  

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