Rileggiamo Babbitt per capire Trump e i dazi

Il dazio è l’ultima idea stravagante di Donald Trump. E noi qui si resta come sospesi tra l’incredulità e un divertito sussiego. Come se fossimo già dimentichi di tutto quello che ritenuto dal nostro buonsenso e dalla nostra sagacia impossibile si è trasformato, nel caso del nuovo presidente degli Stati Uniti, solida realtà. Fin da quando ha ventilato la sua candidatura (quasi due anni fa), abbiamo sorriso. E non abbiamo smesso di farlo nemmeno quando ha vinto le primarie repubblicane. Lo stupore e (per alcuni) l’amarezza ha preso il posto di quel ghigno snob soltanto ad elezioni avvenute. Quando ormai […]

  

Gabbani, la scimmia nuda e il karma di Pirsig

Tra  i tanti meriti che vanno ascritti alla canzone che ha vinto l’ultimo festival di Sanremo (Occidentali’s Karma di Francesco Gabbani) c’è anche quello di aver riportato in libreria un libro simpatico, intelligente e gustoso come La scimmia nuda dell’etologo di fama mondiale Desmond Morris. D’altronde di riferimenti nel testo della canzone ce ne sono tanti, per condire al meglio il gioco dei rimandi e delle allusioni che il pubblico e i giornali si sono divertiti a condurre.  Ai più però è sfuggito un rimando a mio avviso altrettanto importante. Il karma di cui abbonda il ritornello della canzone di […]

  

Se la pazienza di un buon editor è puro talento letterario

Un libro (anzi due) e un film. Per parlare di editoria. Iniziamo dal libro (il primo). Si intitola Sull’orlo del precipizio. Lo ha scritto Antonio Manzini e lo ha pubblicato, or non è nemmeno un anno, Sellerio. E’ un piccolo romanzo, un romanzo breve (appena 115 pagine). E come solitamente accade ai romanzi brevi, è un racconto a tesi. L’autore immagina come dovrebbe essere il mondo visto dalla prospettiva di uno scrittore nel giorno (che si spera ovviamente non arrivi mai) in cui l’industria culturale perda completamente quel “di più” (o “di meno”) che la distingue dal resto della produzione […]

  

Una tromba jazz contro le convenzioni

Il grande trombettista Joss Moody muore sulla soglia dei settant’anni. Dopo una lunga carriera sulla ribalta del jazz inglese. Star praticamente indiscussa negli anni Sessanta e Settanta, Joss lascia un grande vuoto nella musica. Un grande vuoto ovviamente anche nella vita di sua moglie Millie e di suo figlio Colman. Da qui, dalla morte del protagonista, inizia il romanzo di Jackie Kay, Trumpet, pubblicato una quindicina d’anni fa da La Tartaruga (traduzione di Sandro Melani). Il libro mi è capitato fra le mani in maniera assai fortuita. A lettura conclusa, però, posso dire che si è trattato di un autentico […]

  

Il geco metaletterario che piacerebbe a Sterne

Il romanzo contemporaneo? E’ vecchio. Un paradosso? Non proprio. Prendete l’ultimo romanzo di Tiziano Scarpa. Si intitola Il brevetto del geco (Einaudi). Poi prendete La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo di Laurence Sterne (tante le edizioni tascabili disponibili, ottima quella degli Oscar Mondadori con un saggio introduttivo di Walter Scott) e confrontateli. Ovvio che siano distanti tra loro sotto tanti punti di vista, ma una cosa certamente in comune ce l’hanno. Sono romanzi che mettono alla prova la resistenza del genere di fronte alla sfida più difficile: quella di interrogare la natura del suo stesso codice espressivo. […]

  

A Tokyo con Cary Grant e Amélie Nothomb

Ci sono, credo, due tipi di lettori. Quelli rilassati e in pace con se stessi, sempre curiosi e aperti a ogni tipo di seduzione intellettuale (cioè letteraria). E poi ci sono quelli insicuri. Ansiosi. Che sempre sentono il peso della massima socratica “so di non sapere”. Il tempo sfugge loro di mano e temono di non fare in tempo a leggere tutti i titoli che “bisogna” aver letto. E più colmano le lacune più queste si allargano come voragini. Questi due tipi di lettori, quindi, agiscono in modo affatto differente alla tipica situazione in cui un amico propone loro in […]

  

Wilkie Collins, le unioni civili e la crudeltà vittoriana

Leggendo Senza nome di Wilkie Collins salta agli occhi un dettaglio tutt’altro che trascurabile che rende questo romanzo un unicum e una pietra miliare per la storia del romanzo vittoriano. Il testo, che è da poco tornato sugli scaffali delle nostre librerie grazie alla nuova edizione della Fazi (con splendida traduzione di Luca Scarlini), sorprende in verità per tante qualità: la scrittura, innanzitutto, e poi la vivida fantasia e perizia dell’autore nel creare un romanzo ricco di colpi di scena all’interno di una architettura narrativa davvero complessa. Senza nome (pubblicato a puntate per la prima volta nel 1862 nella rivista […]

  

Marylin sedotta da Molly Bloom

Leggere l’Ulisse oggi è un’impresa. Figuriamoci tradurlo. Una lingua ostica, una sperimentazione che risulta ardita anche a cento anni di distanza dalla sua stesura. Il capolavoro di James Joyce non è per tutti. E soprattutto non per tutti i traduttori. Ecco perché ogni nuova versione del libro può e deve essere salutata con un applauso. Scaduti  il 13 gennaio del 2012 i diritti d’autore sull’opera del maestro irlandese, in tanti si sono dati da fare per rimpiazzare la celebre traduzione (datata 1960) di Giulio De Angelis per Mondadori. Per adesso nelle librerie troviamo le versioni di Enrico Terrinoni per Newton Compton […]

  

Franzen e quella doppia copertina

A chi frequenta le librerie può capitare in questi giorni di imbattersi in un “fenomeno” editoriale molto significativo. In Italia, infatti, è arrivato Purity il nuovo romanzo di Jonathan Franzen.  Non nella versione italiana, che Einaudi sta finendo di approntare, ma nell’edizione inglese e in quella americana. Si tratta di due editori distinti che hanno scelto per l’ultimo lavoro dell’autore de Le correzioni due copertine affatto differenti. Quella americana (per i tipi di Farrar, Straus & Giroux) è bianca con il titolo e il nome dell’autore dello stesso corpo editoriale (color celeste) e in mezzo l’immagine sfocata di una ragazza). Quella […]

  

La “nivola” di Unanumo che ha ispirato Pirandello

La Fazi ha mandato in libreria una nuova edizione di un classico della letteratura spagnola del Novecento. Stiamo parlando di Nebbia, uno dei più felici e fortunati romanzi di Miguel de Unanumo. Scrittore, saggista, accademico e uomo politico, Unanumo appartiene a quella generazione di intellettuali spagnoli che ha creduto fortemente in una rinascita culturale e ideologica del Paese che partisse sì dal rispetto delle radici ma che si inserisse con vivacità del dibattito filosofico assolutamente moderno dei primi lustri del Novecento. Nato a Salamanca nel 1864, l’autore di Nebbia incontrerà una certa fortuna internazionale proprio come raffinato esegeta di Cervantes […]

  

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