Melville e la neet generation

“Preferirei di no”.  Ci sono frasi diventate proverbiali ed emblematiche. Il tormentone che caratterizza lo strano impiegato di nome Bartleby nella Wall Street di fine Ottocento è proverbiale ed emblematica ma – a un tempo – è anche una delle più oscure frasi che la letteratura abbia partorito. Il racconto di Melville lo conosciamo tutti. Se ne parlo qui ora è perché ho appena sfruttato questo “classico” per sperimentare la fruizione degli audiolibri.  Cosa questa di cui parlo in chiusura. Torniamo per il momento al nostro “scrivano”. La sua avventura la si conosce tutti (almeno a grandi linee). È la […]

  

La pagina bianca? La vera paura dello scrittore è l’assenza di movente

Ci sono i classici. E poi ci sono i libri che esaltano i classici. E che li difendono contro i contemporanei. Magari senza dichiararlo apertamente, ma soltanto con l’esempio (che è ovviamente la lezione più efficace e produttiva). Ogni maledetta mattina di Alessandro Piperno (Mondadori) è ascrivibile a questa seconda categoria. Ed è ovvio che in un blog come questo trova un posto d’eccezione.  A vent’anni esatti dal suo debutto come romanziere (avvenuto nel 2005 con il romanzo Con le peggiori intenzioni, sempre edito da Mondadori), Piperno ci offre un saggio per certi versi innovativo. Almeno nel cosiddetto “taglio” dato […]

  

Quando i misteri ministeriali erano tutti da ridere

Il lockdown (dovuto alla pandemia), il ricorso massiccio allo smartworking e l’accelerare nel trasferire sul piano telematico il numero maggiore possibile di adempimenti burocratici e amministrativi ha senza dubbio modificato radicalmente i rapporti tra il cittadino e la Pubblica amministrazione. Possedere uno spid (e soprattutto saperlo usare) diventa quasi segno di onnipotenza. E quel piccolo utente/cittadino, che tanto miserrimo e indifeso si sentiva di fronte al gigantesco Moloch della macchina amministrativa, è diventato più grande e più forte. Fino al punto di muoversi sulle sue gambe. Anche lo stile del linguaggio burocratico ha dovuto prendere atto di questa trasformazione antropologica. […]

  

Una torre d’avorio sopra le macerie del senso comune

Immaginiamo un gaudente invitato nella cucina di un grande cuoco. Questi non solo rivela i segreti della propria arte ma, in un afflato di generosità, mostra alcuni piatti arrivati dai suoi più illustri colleghi.  Li fa assaggiare al felice, fortunato e goloso gaudente e poi racconta nei dettagli come e perché si è arrivati alla “sintesi” del piatto. L’uomo seduto a tavola assaggia tali prelibatezze mentre accanto a lui, con voce morbida e profonda lo chef racconta la genesi del piatto e la ragione della scelta degli ingredienti. Non credo che per gli appassionati della tavola ci possa essere qualcosa […]

  

La nostra Fortezza Bastiani

L’isolamento che viviamo in questi giorni, il nostro affacciarci alla finestra e interrogare lo scenario sempre uguale e desolato che ci troviamo di fronte nella speranza di qualche traccia di cambiamento mi hanno riportato alla mente la vicenda del tenente Giovanni Drogo. L’ufficiale nato dalla fantasia di Dino Buzzati ha già passato quello che noi stiamo vivendo. Il protagonista del Deserto dei tartari (Mondadori, 1960) è sempre stato lontano dal nostro comune sentire. Intuivamo nella sua parabola esistenziale un monito e un messaggio ben importante, però ci tenevamo alla larga da parallelismi di ogni sorta. Il suo, in fondo, dicevamo, è […]

  

Cummings, Kafka e la Grande Guerra

Non troverete tra le pagine di La stanza enorme nemmeno uno sparo. Non ammirerete nemmeno una compassionevole descrizione della vita di trincea. Tra le pagine del romanzo di Edward Estlin Cummings (1894-1962), che ora Baldini & Castoldi riporta in libreria, non vi soffermerete su alcuna battaglia o epico episodio di coraggio. Insomma del dramma della Prima Guerra mondiale non si trova in questo titolo alcun di quei topoi tanto cari alla memorialistica di genere. Eppure, basta sfogliare un’enciclopedia, un compendio di storia della letteratura americana, o un buon saggio sulla letteratura di guerra per venire a sapere che proprio questo […]

  

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