19Apr 24
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Da tempo mi chiedo perchè le lettere dei lettori pubblicate sul Financial Times siano mediamente più incisive e di qualità rispetto a quelle sui nostri giornali. Aldo Cazzullo ha fornito involontariamente un possibile indizio sul Corriere della Sera: «Tutte le lettere sono preziose, l’importante è che vengano da lettori, che raccontano una vicenda o pongono una questione; non da aspiranti editorialisti o collaboratori-ombra». In un bacino pressoché infinito di potenziali interlocutori, che su argomenti di loro competenza ne sanno più di lui, Cazzullo non tollera interpretazioni, ma solo domande. Se siete fortunati, l’oracolo vi risponderà. Le interviste di Cazzullo sono […]
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29Ott 23
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Noi occidentali ci sentiamo erbivori, ruminanti, amanti della pace, ma deleghiamo a eserciti molto carnivori il compito di difendere i nostri interessi. Allo stesso modo, non abbiamo mai smesso di vendere armi micidiali a cani e porci. La retorica dell’esistenza erbivora ci è sfuggita di mano, e abbiamo perso il rispetto del resto dell’umanità che ci considera insopportabili ipocriti. Qualche tempo fa Gideon Rachman, editorialista del Financial Times, ha scritto un articolo interessante su questo tema: le democrazie sono ipocrite, ma i regimi sono fabbriche di bugie. “Il caratteristico vizio occidentale è proclamare un ideale o una politica, per poi […]
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19Mag 22
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Criticare la Nato con persone che si sono formate durante la guerra fredda, è come strappare via la coperta di Linus. Una guerra polarizza come una calamìta: poli positivi di qua, negativi di là. Chi cerca di mantenere una posizione equilibrata diventa il vero estremista, se osservato da uno dei due schieramenti. Sulla carta stampata e su un blog è più facile fare a meno del narcisismo che in televisione banalizza tutte le opinioni. Il professor Orsini può anche avere cose intelligenti da dire, ma appena entra nella lavatrice televisiva, il primo a diventare una macchietta è lui. L’esposizione scritta […]
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26Nov 21
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I si-vax generalmente accettano il vaccino anti covid seguendo il modello Churchill & democrazia: peggior forma di rimedio, eccezion fatta per tutte le altre. La scelta del si-vax è pragmatica, non ideologica. I no-vax militanti, invece, non esprimono semplici opinioni, ma certezze granitiche, perchè adottano il modello “tribù” di Greta Thunberg. Naturalmente esistono anche i no-vax indipendenti, ma sono rari, e si riconoscono perchè NON sono tarantolati. Da dove nasce l’energia tribale dei no-vax militanti? Il 25 Novembre ho trovato sul Financial Times un articolo molto interessante sulla modalità con cui recepiamo un’idea. L’articolo non tratta del movimento no-vax, ma […]
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24Nov 21
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Il 5 Giugno 1989 fu scattata una foto iconica: in piazza Tienanmen a Pechino, all’indomani della strage, un uomo si posizionò davanti a una fila di carri armati, impedendo loro di passare. Quello stesso giorno in una partita di tennis al Roland Garros, Michael Chang, un tennista cinoamericano relativamente sconosciuto e martoriato dai crampi, battè la superstar del momento, Ivan Lendl, servendo la palla di servizio “underhand”, dal di sotto, come se giocasse a ping pong, anzichè con il tradizionale servizio dall’alto. Lendl si innervosì tantissimo. La ciliegina sulla torta Chang la confezionò al primo match point: il suo avversario […]
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23Nov 21
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Un giorno dell’anno 1987, un gruppo di amici in un college americano cercarono di ricordare l’episodio televisivo che, a posteriori, aveva segnato l’inizio della fine del loro programma preferito. Tra tanti esempi, solo uno mise tacitamente tutti d’accordo: la puntata in cui Fonzie saltò lo squalo. “Hollywood, part 3″ di Happy Days andò in onda il 20 Settembre 1977. In quell’episodio il protagonista della sitcom saltava con gli sci nautici una piccola zona delimitata di mare all’interno della quale nuotava un famelico pescecane. C’era proprio The Fonz, con il suo immancabile giubbotto di pelle, che al traino di un motoscafo […]
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21Nov 21
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Quando ero ancora un ragazzino, rimasi affascinato dalla pubblicità del rasoio doppia lama. C’era l’animazione al rallentatore con la prima lama che tagliava il pelo, poi lo estendeva alla sua massima elasticità per permettere alla seconda lama di falciarlo addirittura fin sotto la cute. Quello spot pubblicitario esercitò anche sugli imberbi come me l’irresistibile fascino della moviola. Il 22 Novembre 1963, l’omicidio del presidente Kennedy fu il primo evento drammatico di portata planetaria ripreso per caso da una cinepresa. Quella sera, nelle televisioni americane sarebbe dovuto andare in onda il primo instant replay della storia, ma in seguito all’attentato, la […]
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22Ott 21
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Quando per l’informazione c’erano solo i giornali (tralascio, per esigenza retorica, tv e radio), seguivamo un percorso obbligato da pagina 1 a pagina 32, come nella casa delle streghe ai baracconi di carnevale. Anche quando volevamo solo conoscere i risultati della serie A, era comunque necessario sfogliare le varie sezioni del giornale. In un ipotetico giorno di Settembre del 1978, saltavamo dalla prima pagina alla cronaca, poi politica e gli interni in cerca dello sport. Negli esteri, magari sorvolavamo distrattamente sugli accordi di Camp David, ma in quella frazione di secondo i protagonisti di quell’evento rimanevano impigliati nella nostra retina: […]
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