Caso Navalny e pressioni USA su Berlino: su North Stream 2 in gioco la dignità dell’Europa

Quando, nel novembre del 2005, Angela Merkel prese le redini della Germania, due anni prima che Nicholas Sarkozy divenisse presidente in Francia, per l’Europa si aprì un periodo di parziale rottura con il recente passato. I due nuovi leader dei Paesi egemoni dell’Europa comunitaria, infatti, apparirono subito entrambi di chiara e netta postura neoliberale e atlantica. Una postura che fece sembrare subito lontani, lontanissimi i tempi in cui Chirac e Schroeder si erano opposti con decisione all’invasione americana dell’Iraq. Quel nuovo periodo, durato sostanzialmente fino al 2017, portò in dote, tra le altre cose, la concezione del TTIP, il trattato […]

  

Il Recovery Fund e la suggestiva immagine di un’Europa a tre teste

Ci voleva probabilmente una pandemia per far comprendere ai vertici della politica tedesca che il MES – Meccanismo Europeo di Stabilità, concepito in altri tempi e con rigore ideologico neoliberista, non poteva essere lo strumento adatto a fronteggiare le sfide poste da un cataclisma sociale ed economico di vasta portata, quello frutto del Covid-19. Così anche Angela Merkel è stata costretta ad ammettere che “Lo Stato nazionale non ha futuro, la Germania starà bene solo se l’Europa starà bene“, nel presentare l’accordo sul Recovery Fund proposto dall’”aquila bicipite” franco-tedesca, che dopo qualche tempo è tornata a farsi sentire indirizzando le linee […]

  

Ucraina: a chi serve la tensione con Putin? Di certo non all’Europa

L’Ucraina è un problema. E non solo per la Federazione Russa. L’escalation diplomatica avvenuta in seguito all’incidente occorso nel Mare d’Azov, che ha portato al sequestro, da parte della marina russa, di tre unità navali di Kiev che avevano varcato il confine delle acque territoriali russe dal Mar Nero, facendo rotta verso lo stretto di Kerch, è un problema soprattutto per l’Europa che poco ha da guadagnare da un ipotetico nuovo conflitto europeo. Tuttavia è sempre più chiaro che, dall’attuale Governo di stanza a Kiev tutto ci si possa attendere meno che un atteggiamento responsabile. Secondo quanto riportato dai video […]

  

Da Lisbona a Vladivostok: perché all’Europa ora serve una grande narrazione

Rapporto tra deficit e PIL, conti in ordine, compiti a casa. Questa sciatta e scialba narrazione dell’Europa, asfittica e aziendalista, da ragioniere, non funziona. Lo si è visto con l’emergere dei populismi, che hanno fatto dell’Europa, vista la sua insussistenza politica, il bersaglio privilegiato di ogni male. Ultimo esempio il caso della nave Diciotti. L’Europa insomma, non se la passa bene, è risaputo. Ma, oggi come oggi, sarebbe un peccato quasi mortale il permettere che il “malato” ci lasci le penne. Il perché ce lo sta insegnando la Germania che, per la prima volta forse, sta lanciando timidi segnali di […]

  

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