Olanda: l’Occidente dentro e contro l’Europa

Il periodo di storia dell’umanità che va dal 1914 al 1945 è stato interpretato in modi differenti. Uno di questi, a parere di chi qui scrive ampiamente condivisibile, è quello che vede, nel drammatico trentennio comprendente le due guerre mondiali, iniziato con l’attentato di Sarajevo e terminato con i funghi nucleari su Hiroshima e Nagasaki, come, tra le altre cose, un lungo scontro finale tra, da un lato, ciò che rimaneva dell’Europa aristocratica, comunitaria e cristiana nata nel V secolo d.C. dalle ceneri dell’Impero romano, grazie a una progressiva e armonica fusione tra il cristianesimo niceno, l’eredità di Roma e […]

  

Il 2019: l’anno dell’assertività turca. E del tramonto europeo…

Il 2019 è stato, nel mondo, un anno ricco di eventi significativi, che hanno denotato ulteriormente la transizione dello scenario globale verso una situazione multipolare. Una transizione che non riguarda solo i player principali, come Stati Uniti e Cina, ma anche altre potenze che manifestano un rinnovato e crescente protagonismo. A partire dalla Turchia di Erdogan, agli onori delle cronache per i recenti accadimenti in Siria e in Libia, ma sempre più presente e assertiva anche in Asia Centrale. Già, perché l’agenda neo-ottomana del “sultano” di Ankara, oltre che su quello religioso (largamente impiegato in Medio Oriente) si basa anche […]

  

30 anni senza Muro, 70 anni di NATO. Davvero l’Alleanza è nata in funzione anti-sovietica?

Pochi giorni fa, il 9 novembre, si è celebrato il trentennale della caduta del Muro di Berlino. Ma il 2019 è anche l’anno in cui cade il 70esimo anniversario dalla fondazione della NATO. Un’alleanza militare nata, secondo le letture più tradizionali, per contrastare il blocco sovietico ma che, appunto, trent’anni dopo il disfacimento di quest’ultimo, è ancora ben presente e salda in Europa. Chi qui scrive ne ha allora approfittato per scambiare due chiacchiere con Roberto Motta Sosa, saggista, studioso di storia delle relazioni internazionali, membro del gruppo di analisti di “Geopolitica.info”, portale del Centro studi di Geopolitica e Relazioni Internazionali. […]

  

Verso il ritorno degli euromissili. L’Europa tace (e quindi acconsente)

Mentre da Londra arrivano notizie negative per la Brexit e anche per il Governo May, da Ginevra ne giungono altre, ancora più negative, ma per la sicurezza mondiale. L’incontro svoltosi ieri all’ONU tra le rappresentanze diplomatiche di Washington e Mosca per cercare di salvare il trattato INF sull’eliminazione dei missili a corto e medio raggio (cioè con una gittata tra i 500 e i 5.500 chilometri), siglato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov e ora minacciato dal proposito statunitense di ritirarsi dall’accordo, non avrebbe portato a nulla di positivo e si sarebbe concluso con un nulla di fatto. […]

  

L’Europa in pezzi: quello che i sovranisti non comprendono

“L’Europa in pezzi” è il titolo dell’ultimo numero di Eurasia (il cinquantatreesimo), la prestigiosa rivista di studi geopolitici delle Edizioni all’insegna del Veltro, che uscirà nei prossimi giorni. Un titolo che sembra riflettere in maniera speculare l’attuale situazione del contesto comunitario europeo, segnato in queste ultime settimane anche dalle proteste dei gilets jaunes… Chi qui vi scrive, autore di un contributo all’interno della medesima rivista, ha avuto modo di interloquire con il professor Claudio Mutti, direttore di Eurasia, per chiedergli di commentare, oltre proprio ai contenuti di quest’ultimo numero, anche l’intricata situazione geopolitica dell’Europa nel suo complesso. “Questo nuovo numero […]

  

L’attualità di un pensatore eretico: Thiriart e la “più grande Europa”

“L’impero Euro-sovietico da Vladivostok a Dublino” sembra il titolo di un romanzo di fantapolitica o il soggetto di una serie TV alla “The man in the high castle“. Eppure, nonostante il sapore vagamente vintage, questo saggio di un pensatore eretico come il belga Jean Thiriart, fondatore della Jeune Europe, scritto nel 1984 (cioè prima della caduta del muro di Berlino e del crollo dell’URSS), vent’anni dopo il più noto “L’Europa: un impero di 400 milioni di uomini”, e recentemente tradotto e riscoperto dalle Edizioni all’insegna del Veltro, contiene elementi di incredibile attualità. Oggi che, “il nemico russo ha rimpiazzato (dal […]

  

Iran: prossima una “esportazione di democrazia”?

Dal 1979 l’Iran è una spina nel fianco degli Stati Uniti. E le motivazioni reali, chiaramente, sono geopolitiche oltre che ideologiche (anche se queste, vista la nota influenza dell’Israel lobby a Washington, soprattutto in campo repubblicano, non sono comunque secondarie). Da un lato, con il regno dell’alleato Pahlavi, gli americani potevano esercitare un controllo indiretto su un territorio puntato come una lancia verso il cuore della massa continentale eurasiatica e quindi dell’URSS (oggi occupato dalla Russia e dai Paesi dell’Asia centrale) e questo, dopo la rivoluzione degli ayatollah, non è ovviamente più stato possibile. E, mai come oggi, con la progressiva […]

  

Il Governo, Trump, lo scontro con l’Europa: capire la geopolitica giallo-verde

“L’attuale governo in Italia è la quintessenza della democrazia in azione. Al di là di come ognuno di noi la pensi le ultime elezioni in Italia hanno dimostrato che il popolo ha parlato. Questa è la democrazia”. Lo ha detto, partecipando a un forum all’Ansa, l’ambasciatore americano a Roma, Lewis Michael Eisenberg. Dichiarazioni non casuali, in un momento in cui alta è la tensione tra l’Unione Europea e il Governo Conte per la prossima manovra finanziaria, che prevede un 2,4% di rapporto deficit/PIL, contro lo 0,9% promesso dal precedente esecutivo. E così, tra le rivendicazioni italiane e le preoccupazioni di Bruxelles, […]

  

Votando contro Orban l’Europa si condanna. Con le proprie mani

Dunque l’Europa ha scelto. Ha scelto, evidentemente, di privarsi dell’Ungheria di Viktor Orban. Un premier membro del Partito Popolare Europeo, fazione maggioritaria all’interno dell’emiciclo comunitario di Strasburgo, sanzionato da buona parte dei suoi stessi colleghi, oltre che, come prevedibile dalle sinistre europee. E’ stata infatti approvata oggi la risoluzione che, in base all’articolo 7 del Trattato dell’UE, chiedeva al Consiglio Europeo di “rilevare la presenza di un chiaro e grave rischio di violazione da parte dell’Ungheria dei valori fondanti l’Unione Europea“. Sono stati 448 i voti favorevoli,197 quelli contrari e 48 gli astenuti. Ora la questione passerà appunto al Consiglio, costituito da capi […]

  

No, in Svezia non è tutto come prima. E chi finge di ignorarlo sbaglia

No, in Svezia, nonostante quanto affermato dal sistema mediatico mainstream, non hanno vinto i partiti tradizionali. È vero, le elezioni hanno visto ancora una volta al primo posto, con oltre il 28% delle preferenze, i socialdemocratici, come accade ininterrottamente dal 1917. Eppure questa volta sarà difficile per loro mettere insieme un Governo, dato che la coalizione di centrosinistra (che include anche la sinistra e i verdi) conta 144 seggi, contro i 143 della coalizione di centrodestra, costituita da moderati, liberali e cristiano-democratici. Insomma, nessuno ha una maggioranza. Forse determinanti saranno i seggi assegnati al partito nazionalista dei Democratici Svedesi, che con […]

  

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