unnamed“Ho sentito dire che per via dei tanti impegni i calciatori rischiano di essere sotto stress, giocando tante partite. Permettetemi di obiettare: io penso anche ai tre infermieri che da 10 giorni lavorano all’ospedale di Codogno senza fermarsi mai. Ecco, loro davvero sono sotto stress“. Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora, nei giorni scorsi non ha usato giri di parole per dire al mondo del calcio ciò che tutti pensano. E ha fatto non bene, benissimo. In un momento di emergenza sanitaria e nazionale chissenefrega del calcio…Chissenferga di porte aperte, chiuse, di partite rinviate o sospese, Chissenefrega di Juve-Inter, Inter-Sassuolo, Verona-Genoa…Il coronavirus sta falsando il campionato? E chissenefrega. Ce ne faremo una ragione. E dovranno farsela anche tutti quelli che pensano che il calcio venga prima di ogni cosa, pianeta speciale con leggi speciali. C’è un Italia che sta chiudendo, un Paese barricato in casa, ci sono chiese vuote, aziende con i portoni serrati, negozianti al collasso, militari che pattugliano paesi da dove la gente non può uscire, ci sono persone in rianimazione e ci sono anche morti. E di cosa discute il mondo del calcio? Di trovare una data per recuperare il derby d’Italia. Discute della regolarità di un torneo di cui in questo preciso momento non frega niente a nesssuno se non a qualche presidente o a qualche amministratore delegato di club che fa i conti con gli incassi mancati. E il punto, al di là delle chiacchiere, è tutto qui. Juve-Inter e le altre partite che logica e buonsenso vorrebbero si giocassero a porte chiuse non si gioca non perchè è triste vedere il calcio senza pubblico, ma solo perchè è triste vedere le casse dei club che restano vuote. Siamo un Paese ( non tutti per fortuna) che rispetta le leggi e le consegne solo se gli conviene e che mette sempre  gli interessi privati davanti a quelli pubblici. Ma ora forse bisognerebbe spiegare ai signori del calcio che le priorità sono altre. I giocatori sono stressati e il campionato è falsato? Ma chissenefrega….