Fiandre, vince Pogacar e ora i conti si fanno alla Roubaix
Uno a uno. Tadej Pogacar vince per distacco il Giro delle Fiandre e mette i conti in pari con Mathieu van der Poel che a Sanremo lo aveva messo dietro. Pari per ora, per questo inizio di stagione che sta regalando un ciclismo stellare che ci sta facendo abituare non bene ma benissimo e che fa pensare a cosa succederà tra quattro cinque anni quando questi fenomeni dovranno essere rimpiazzati. Ma il presente è meraviglioso, con gare e sfide fantastiche che anche oggi nel regno fiammingo del ciclismo ha regalato emozioni allo stato puro.
Uno due tre cinque scatti per piegare una concorrenza “regale”. Tadej va, Mathieu stranamente si ingobbisce ed è un fantastico Wout van Aert a tirarsi dietro Mads Pederse e pochi altri. Pogacar vince per distacco come ormai fa sempre. E’ il suo secondo successo in carriera nella Classica belga e l’ottavo in una delle ‘classiche monumento’ del ciclismo. Al secondo posto, staccato di 1’02” l’ex campione del mondo Mads Pedersen, danese, che ha vinto lo sprint dei quattro inseguitori di Pogacar, precedendo l’olandese Mathieu Van der Poel, terzo. Il migliore degli italiani nel giro delle Fiandre è stato Filippo Ganna, piazzatosi ottavo, mentre Davide Ballerini ha chiuso al decimo posto.
Anche nel Fiandre femminile vittoria di chi indossa la maglia iridata, ovvero la belga Lotte Kopecky, che ha battuto allo sprint la francese Pauline Ferrand-Prevot, seconda, e la tedesca Liane Lippert, terza. Ritirata per una caduta Elisa Longo Borghini. Fine delle cronaca.
E i pensieri sono già tutti sul pavè più balordo della Roubaix domenica prossima, perchè è lì che si rifaranno i conti. Pogacar, Van de Poel, Pederse dovranno vedersela tra di lro ma dovranno vedersela con un ritrivato Wout Van Aert che oggi ha corso come ai vecchi tempi. come sognano i suoi tifosi, come speravano tutti gli innamorati di cliclismo che tirano un sospiro di sollievo perchè il belga in gara è sempre garanzia di spettacolo.
C’è poi il nostro Filippo Ganna da tenere d’occhio. E’ dalla Tirreno che vola. Che va forte ovunque anche in salita che per uno come lui non è terreno ideale. Alla Sanremo ha fatto una gara maestosa, oggi sui muti terribili delle Fiandre non è stato da meno. A Roubaix non parte tra i favoriti ma quasi. Ed era ora ce in questo ciclismo stellare si mettesse in mezzo anche uno dei nosri…