«Alitalia è destinata a fallire»

Dal 2008 a oggi siamo arrivati alla terza procedura prefallimentare per Alitalia. Nel 2008 dopo il via all’amministrazione controllata Alitalia fu salvata con 300 milioni di euro investiti da imprenditori diversi. Nella crisi del 2014 la compagnia venne salvata da Etihad tramite il versamento di 560 milioni pari al 49% del capitale sociale. Oggi, dopo il successo dei “no” su un totale di votanti pari a 10.173 di cui 6.816 contrari all’accordo e 3.206 a favore, si arriverà dritti ad una liquidazione modello Swissair. «Non vi è dubbio alcuno che esista una responsabilità decennale dei vari manager e governi, che si sono fin qui […]

  

Salvare l’Italia salvando le banche

Il 7 e l’8 aprile a Malta i ministri finanziari della UE, dopo tanti indugi, si troveranno a discutere, per la prima volta, dei crediti in default delle banche. L’incontro verterà su quanto predisposto dal Comitato servizi finanziari del Consiglio Ue, composto dai più alti dirigenti e tecnici finanziari dei vari dicasteri europei e presieduto da Vincenzo La Via, direttore generale del Tesoro. Il Pil italiano vale meno di un sesto del totale Ue, però i suoi distressed asset (attivi problematici) sono più di un terzo del totale relativo alle 122 principali banche europee. Tale record negativo vede l’Italia con crediti deteriorati […]

  

Sbancato il Fondo per le banche

  La storia è molto più veloce della politica, anche quando questa cerca di sbrigarsi. È il caso del decreto «Salvarisparmio» (per alcuni «salvabanche») che ieri con il voto finale della Camera è stato convertito in legge. La portata principale del testo è il Fondo da 20 miliardi di euro a garanzia delle ricapitalizzazioni precauzionali o di esigenze eccezionali di liquidità per il sistema bancario italiano. Il Fondo, che da ieri è istituzionalizzato, è però quasi esaurito. Agli 8,8 miliardi necessari per coprire le carenze patrimoniali del Monte dei Paschi di Siena e per rimborsare parzialmente i suoi obbligazionisti, se […]

  

Il costo (ignoto) dell’Eurexit

Il dibattito lo ha aperto l’ottimo Nicola Porro pubblicando due settimane fa un report che Mediobanca Securities aveva inviato ai clienti corporate più fidati (ogni copia, come ha sottolineato Porro nel suo articolo, è siglata; anche la nostra, il che ne attesta l’originalità e la divulghiamo proprio perché il suo arrivo sulla stampa ne ha depotenziato l’originaria segretezza): l’uscita dall’euro (o Eurexit che dirsi voglia) per l’Italia non sarebbe un dramma, almeno fino alla fine di quest’anno. Secondo i calcoli degli esperti di Piazzetta Cuccia, siamo al punto di non ritorno per un’eventuale ridenominazione del nostro debito in una nuova […]

  

Liberali all’amatriciana

Potevamo concludere l’anno con le solite previsioni sulle asset class da privilegiare nel 2017 (e comunque a questo link ci sono i suggerimenti di Franklin Templeton per gli investimenti multi-asset). Dopo quanto successo nelle ultime settimane in ambito bancario (Mps) e  radiotelevisivo (Mediaset), questa ci pare l’occasione giusta per parlare di liberalismo. Non sono pochi gli esperti della materia che negli ultimi giorni hanno espresso la propria personale visione del mondo relativamente a questi ambiti. Sul Giornale, Luigi Zingales della Chicago Booth ci ha spiegato che non è un problema l’intervento pubblico nel comparto bancario, perché si tratta di una forma […]

  

In guerra per Siena

La richiesta formulata dalla Vigilanza europea, il Single Stability Mechanism, al Tesoro (innalzare la ricapitalizzazione di Mps da 5 a 8,8 miliardi di euro dei quali 2,5 dalla conversione di obbligazioni subordinate) porta con sé un non detto: se vuole salvare le proprie banche, l’Italia farebbe meglio a rivolgersi al Fondo salva-Stati Esm. I 20 miliardi stanziati dal decreto varato di recente dal governo Gentiloni potrebbero risultare insufficienti se la procedura penalizzante seguita per Siena (e adottata in passato per le banche greche) con l’innalzamento all’8% del Cet1 minimo richiesto fosse seguita anche per altre banche. Dotare il Fondo salvabanche […]

  

L’edilizia non c’è (quasi) più

«Abbiamo avuto un periodo nel quale abbiamo creduto che assecondare obiettivi di austerity europea comportasse la riduzione degli investimenti: è stato un tragico errore», ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, presentando il piano industriale di Ferrovie dello Stato che prevede 94 miliardi di investimento nel periodo 2017-2026. «Nel biennio 2012-13 gli investimenti pubblici si sono dimezzati da 40 a 20 miliardi: era chiaro che vi fosse un calo del Pil del Paese», ha aggiunto sottolineando che «così si è messa in ginocchio l’edilizia: dei 927mila posti di lavoro persi in Italia a causa della crisi quasi 500mila sono dell’edilizia». Il declino, […]

  

Consigli non richiesti

Da semplici cittadini che, politicamente, si sono sempre sentiti più affini al centrodestra, vorremmo esprimere qualche suggerimento visto lo sconfortante dato del Pil nel secondo trimestre. Eviteremmo di chiedere dimissioni del premier o contestare eccessivamente. Non perché crediamo che l’opposizione sia responsabile di questa situazione, ma perché il dramma (perché di un dramma si tratta) richiede senso di responsabilità. Lascino governo e maggioranza a cercare un rimedio se vi riescono. Evitino di collaborare se non su eventuali e improbabili misure di stampo liberale. Il centrodestra si prepari inoltre a una traversata del deserto ancor più lunga e difficoltosa. Se mai tornerà […]

  

«Matteo, comprati le sofferenze!»

Le banche italiane detengono un ingente volume di debiti insoluti o prossimi all’insolvenza e questo preoccupa molti investitori.«Riteniamo tuttavia che ai livelli attuali, il problema dei prestiti in sofferenza (non-performing loan o NPL) in Italia potrebbe essere gestito nel tempo grazie alla crescita degli utili associata ad un recupero dei collaterali», sottolinea  Joshua Anderson managing director e portfolio manager di Pimco, una delle maggiori realtà al mondo nella  gestione obbligazionaria. Tuttavia, con l’acutizzarsi dell’incertezza di mercato dopo il voto sulla Brexit, le autorità politiche si sentono in dovere di perseguire una soluzione più rapida. Nell’ambito della direttiva Brrd (Bank Recovery and Resolution Directive) […]

  

Merkel ci riprova con l’Italia

La settimana che sta per cominciare vedranno sempre le banche al centro dell’attenzione dei mercati. Nonostante i migliori auspici, il Fondo Atlante ha funzionato solo parzialmente: ha salvato la Popolare di Vicenza dal bail in e forse farà lo stesso con Veneto Banca ma la ripartenza del mercato delle sofferenze, al di là delle innovazioni contenute nell’ultimo decreto del governo (a partire da Atlante-bis), è di là da venire. Ogni giorno ci sarà qualcuno in una Borsa mondiale a interrogarsi sullo stato di salute e sull’igiene di bilancio del nostro sistema bancario. Per un momento, però, mettiamo da parte il […]

  

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