Il sale senza sale, sbarca in Italia
Il sale è veleno. Ce lo dicono in tutte le salse, visto che i media continuano a sensibilizzarci rispetto ai danni provocati dall’eccesso di sodio. E non sto parlando solo di ritenzione idrica e quindi di cellulite, ma anche di ipertensione, di tiroidismo, di obesità, per non parlare di aumento di rischio di infarto, ictus e osteoporosi. Credo possa bastare. Si può ridurre il sale, utilizzando spezie: buoni i sapori esotici, ma i miei figli, quando sentono il sapore del cumino sulla carne, si rifiutano di mangiarla. E anche noi adulti, abituati a salare i cibi, dovremmo mutare totalmente le nostre abitudini, a maggior ragione visto che già in molti alimenti naturali – come il latte, le uova, ma anche in quelli trasformati come il pane, i mitici salatini o tutti quei condimenti, tipo la salsa di soia- vi è un elevata quantità di “sodio nascosto”. Il nostro motto? “La salute è il sale della vita”. Partendo dal dato dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Salute) che raccomanda un consumo giornaliero di sale inferiore ai 5 grammi e di 3.510 mg di potassio per una persona adulta, possiamo, a questo punto, scendere in campo. In nostro aiuto, fortunatamente, è sbarcata, da poco, in Italia, direttamente dalla Svizzera, dal Canton Ticino, Aquasalis, un prodotto di innovazione e tecnologia, della società omonima che ha formulato il primo“sale senza sale”, la prima soluzione salina iposodica con il 75% in meno di sodio destinata a rivoluzionare il comparto dei condimenti alimentari. Chi ha partecipato alle due fiere di riferimento del settore food (Cibus 2016 e Seeds & Chips) ha potuto conoscere da vicino le virtù di questo “sale”, naturale al 100%, nato dall’incontro fra la purezza dell’acqua elvetica ed una selezione dei migliori sali: et voilà, un prodotto che offre il sapore del sale in grani, ma senza le controindicazioni del prodotto tradizionale. Almeno così non si rischia di sgarrare, visto che Aquasalis favorisce, infatti, l’assunzione di un apporto di sodio conforme alle linee guida dell’Oms precedentemente indicate. Se volete saperne di più: www.aquasalis.eu