La “minaccia” delle spugnette per i piatti
Care signore, dite la verità: con che frequenza cambiate le spugnette con le quali lavate le vostre stoviglie e gli utensili da cucina? Quando ho letto i risultati della ricerca condotta dai ricercatori di tre università tedesche, condotta su su 14 spugnette usate da cucina, mi sono allarmata e ho cercato di immaginare l’interno della mia spugna come una sorta di paradiso per i batteri. In effetti, al microscopio, il quadro non è di certo dei più rassicuranti. Lo studio, pubblicato nella rivista Scientific Reports (2017; doi: 10.1038/s41598-017-06055-9 1) ha mostrato nelle spugnette un microbioma composto da oltre 360 tipi diversi di batteri. Aiuto. La densità di batteri raggiunge poi concentrazioni che si hanno di norma soltanto in campioni di feci. Se si pensa che utilizziamo quelle spugne per lavare stoviglie con le quali il cibo che portiamo alla bocca ha diretto contatto, verrebbe voglia di gettare tutto nel cestino, stoviglie comprese. Oltretutto, fra i microbi più presenti se ne trovano anche alcuni potenzialmente patogeni. Come possiamo agire per garantirci più igiene? Qualcuno lava le spugnette in acqua calda, altri le trattano nel microonde: gli autori dello studio spiegano l’inutilità dell’operazione, soprattutto a lungo termine. Sembra assurdo, ma nelle spugne che, a dire degli utilizzatori, vengono pulite spesso con i metodi citati, la concentrazione di microbi potenzialmente patogeni è significativamente più alta. Qual è, dunque, il consiglio? I ricercatori, valutando le potenzialità della concentrazione batterica delle spugnette da cucina, consigliano, semplicemente, di cambiarle almeno una volta la settimana, specialmente negli ospedali e nelle case di riposo, dove alle persone con sistema immunitario compromesso, come anziani o malati, i batteri trovati possono causare anche gravi infezioni. Poi, per carità, la cucina e gli utensili che si utilizzano per preparare le pietanze dovrebbero sempre avere uno standard perfetto di igiene. In generale, buon usanza sarebbe quella di lavarsi le mani fra i singoli passi di preparazione delle pietanze, ma diventa un dovere quando si lavorano carne o pollame crudo. Anche le superfici di lavoro, compresi anche tutti gli utensili venuti a contatto con pollame, carne, pesce e uova crude, andrebbero lavati subito con acqua calda e detersivo lavapiatti. Ogni attrezzo usato per le pulizie in cucina dovrebbe poi essere adatto per lavaggi a 60°.