Fine lockdown: attenzione ai traumi sportivi
E’ vero che, come afferma il dottor Corrado Bait, esperto in Ortopedia e Traumatologia, “durante il lockdown, c’è stato un crollo degli infortuni da sport fino al 95%, ma ora che si è ripartiti, si avrà certamente un cambiamento di rotta”. Siamo in zona gialla e la voglia di scendere in campo o di rimettersi in pista, stavolta fuor di metafora, ha contagiato un po’ tutti, grandi e piccini. Dicono che gli italiani siano pigri, ma è evidente che l’attività fisica, sia amatoriale, sia agonistica, sia mancata a tutti: “Sfido chiunque, ora, commenta il dottor Bait, a trovare un campo da calcetto libero”. Lo sport fa bene, per carità, ma attenzione: “lo sport è un toccasana a tutte le età, a condizione di praticarlo con “testa” e con un allenamento graduale. Siamo, infatti, in attesa di assistere a quello che viene definito un boom dei traumi da sport. Anche durante il lockdown non sono mancati i numerosi infortuni da attività sportiva praticata in casa, senza criterio, ma ora occorre che tutti, sia i giovanissimi, sia gli adulti, riprendano con attenzione”. È importante prevenire i traumi sportivi: bastano cautela, una progressione e anche una preparazione atletica specifica. “Vista la ripartenza dopo un lungo periodo di pausa, è importante la gradualità. Prima di rimettersi in moto a cento all’ora, pratichiamo stretching, esercizi per il rinforzo muscolare e, soprattutto, un allenamento propriocettivo”. Basta poco per farsi male, molto di più per guarire da eventuali infortuni. Il dottor Bait, appassionato di sport da sempre, si è specializzato nella cura di quelle patologie che interessano, in modo particolare, il ginocchio, la spalla, la caviglia e, in generale, la traumatologia sportiva. Si avvale anche di biotecnologie moderne, come la medicina rigenerativa, fornendo al paziente soluzioni di cura e trattamenti all’avanguardia. ”Lo sport fa bene a tutti, ma siate cauti e non esagerate”.