Brindiamo alla nostra salute. Aigo consiglia
Ci risiamo. Occorre molta forza di volontà per resistere alle tentazioni e sopravvivere alle abbuffate di fine anno. Il timore non deve essere quello di finire nel terzo girone dell’Inferno dantesco, ma quello di compromettere la nostra salute. Ecco perché AIGO, l’Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri, propone delle strategie interessanti per mantenere la salute, non acquistare sovrappeso proprio in queste settimane, tra brindisi, pranzi e cene senza, tuttavia, rinunciare ai piaceri della convivialità. Il nostro organismo, già sotto stress per la situazione sanitaria e la poca attività fisica, rischia grosso. Ecco, allora qualche buono proposito per iniziare il 2022 in salute. Senza dimenticare il buon senso e nemmeno le regole della dieta mediterranea, per carità, ci si può concedere qualche brindisi, ma è importante sapere che negli uomini la dose massima giornaliera è di 1-2 bicchieri di vino, mentre nelle donne di 1 bicchiere. Perché anche nei soggetti sani l’alcol può causare, anche in dosi moderate, sintomi da reflusso o bruciore. In presenza di patologia, attenzione, serve particolare prudenza. Certo che il paziente con malattia di fegato non dovrebbe assumere bevande alcoliche, mentre chi soffre di disturbi funzionali, come intestino irritabile, può sgarrare concedendosi un brindisi. Ma se avete sete, bevete acqua che, spesso, manca nelle tavole delle feste è l’acqua.
Visto che nel periodo natalizio, la maggior parte dei cibi presenti sulle nostre tavole sono ricchi di grassi animali e di zuccheri, elementi che favoriscono cattiva digestione, gonfiore addominale, reflusso gastroesofageo, essendo difficilmente digeribili anche per le persone in buona salute, facciamo attenzione e, senza demonizzare le nostre eccellenze gastronomiche, teniamo presente che in alcune persone con difficoltà nell’assorbimento del lattosio, prodotti caseari freschi, creme e intingoli possono favorire i disturbi sopra elencati e diarrea. Ricordiamoci, inoltre che esistono anche le verdure: se non soffri di colon irritabile, abbondiamo. La moderazione è il vero trucco per non sgarrare troppo, ma controlliamo anche la velocità nell’assunzione del cibo, l’abitudine di fumare tra un pasto e l’altro, la sedentarietà dopo il pasto, scegliendo anche di moderare i condimenti. Un po’ di movimento fisico è sempre la soluzione migliore per favorire la digestione e migliorare la regolazione glicemica. L’ozio è il padre dei vizi e il relax sul divano promuove la voglia di mangiare. Anche lo stress è nemico della salute. Non a caso, sono sempre molti gli italiani che lamentano malesseri legati all’apparato gastroenterico come diarrea, nausea, dolori addominali dovuti a stress e sedentarietà post lockdown. Con alcune accortezze si può concedersi i piaceri delle tradizioni culinarie senza acquisire sovrappeso e aggravare condizioni patologiche in essere. Innanzitutto, è necessario ricordare che qualsiasi sintomatologia “nuova” riferibile all’apparato digerente va discussa con il proprio Medico Curante senza rimandare, per valutare se vi siano elementi di allarme o di sospetto che rendano necessari accertamenti specifici. In caso di malattia già nota è indispensabile stringere l’alleanza medico-paziente e fare gioco di squadra: moderazione e buon senso sono i migliori rimedi. www.webaigo.it