L’artrite reumatoide (AR) è una malattia infiammatoria cronica che, oltre a colpire le articolazioni, può compromettere anche lo stato nutrizionale dei pazienti. Affaticamento, perdita di appetito, dolore e difficoltà motorie rendono spesso complessa l’alimentazione quotidiana, contribuendo a carenze energetiche e nutrizionali, in particolare di fibre.

In questo contesto, la nutrizione diventa una componente essenziale nella gestione integrata della patologia. Studi recenti mostrano che un apporto mirato di MCT (trigliceridi a media catena) può sostenere il metabolismo energetico dei pazienti. Questi grassi, facilmente assorbibili, vengono rapidamente convertiti in corpi chetonici, come il beta-idrossibutirrato, che rappresentano una fonte di energia efficace, anche in presenza di disfunzioni mitocondriali (Nutrients, 2023).

Parallelamente, l’apporto di fibre alimentari, sia solubili che insolubili (come quelle derivate da psillio e bambù), aiuta a colmare le carenze comuni tra i pazienti con AR, con benefici sul transito intestinale e sul microbiota.

Uno studio clinico randomizzato e controllato (MIKARA,  Nutrients 2023) ha dimostrato che la combinazione di MCT e fibre può contribuire a ridurre in modo significativo l’attività di malattia, evidenziando una possibile connessione tra metabolismo energetico e infiammazione sistemica.

L’introduzione di alimenti a fini medici speciali semplici da usare, dunque, può favorire l’aderenza terapeutica, senza interferire con la dieta o i farmaci prescritti. Un piccolo supporto nutrizionale e anche gustoso che può fare una grande differenza nella quotidianità e nella qualità della vita

 Mikara Shake, ad esempio, è pensato per pazienti con artrite reumatoide a bassa o moderata attività di malattia, in trattamento stabile, e può essere considerato anche per altre patologie reumatologiche su indicazione medica. Facile da integrare nella dieta senza modificarla, migliora la compliance grazie alla semplicità d’uso. Oggi disponibile in tre gusti (Cacao, Vaniglia e Fragola), favorisce l’aderenza alla gestione nutrizionale.