AIGO sensibilizza le istituzioni sull’efficacia delle reti cliniche territoriali
In occasione del corso nazionale organizzato annualmente da AIGO, Associazione italiana gastroenterologi ed endoscopisti digestivi ospedalieri, si sta discutendo de “Le urgenze in gastroenterologia ed endoscopia digestiva“.
In queste situazioni, il medico è tenuto a prendere delle decisioni in maniera rapida per salvare la vita del paziente. La conoscenza adeguata delle linee guida pubblicate dalle società scientifiche e un aggiornamento continuo in merito alle diagnostiche più avanzate e alle innovazioni principali in ambito terapeutico sono, dunque, cruciali per il successo dell’intervento medico.
Il presidente nazionale di AIGO, Professor Massimo Bellini afferma: “Il corso nazionale sarà inoltre l’occasione per dialogare con esperti di elevatissimo livello scientifico, ma anche per affrontare questioni organizzative e infrastrutturali che contribuiscono in modo importante all’efficienza della gestione ospedaliera”.
AIGO si sta impegnando a livello nazionale e territoriale a superare alcuni nodi decisivi con l’obiettivo di garantire interventi efficaci ed efficienti che consentano una risposta omogenea alle esigenze di salute e cura delle persone. Si sta lavorando, ad esempio, ad un nuovo modello di rete per la gestione delle urgenze di alcune patologie che permetta un sistema di accoglienza e gestione migliore per i pazienti.
Il direttore della Gastroenterologia dell’Asst Sette Laghi e responsabile del comitato qualità di AIGO, dottor Sergio Segato, si esprime proponendo, come chiave per assicurare un adeguato livello di cura ai pazienti soprattutto in situazioni di emergenza, l’organizzazione di un sistema sanitario basato su reti di ospedali a livello regionale.
A dimostrare la validità di questa soluzione, un recente studio retrospettivo delle sezioni regionali del Lazio di AIGO, Sied (Società italiana endoscopia digestiva) e Sige (Società italiana di gastroenterologia) ha evidenziato che strutture e competenze specialistiche garantiscono risultati migliori con una mortalità a 30 giorni inferiore nel caso di pazienti con sanguinamento digestivo ricoverati in dipartimenti d’emergenza dotati di maggiori risorse.
Oggi, le reti cliniche in Italia sono 9, regionali e si sono strutturate da alcuni anni sulla base di indicazioni di carattere nazionale. La gastroenterologia non è tra le reti obbligatorie, ma in alcune regioni questo modello organizzativo è stato istituito per malattie dell’apparato digerente su iniziativa della società scientifica e dei suoi professionisti. “Se la formalizzazione del processo è un momento necessario per dare il via al cambiamento organizzativo, lo stesso non è sufficiente a metterlo in atto ed il rischio che le riforme restino sulla carta è elevato”, prosegue il dottor Segato.
AIGO ritiene fondamentale la sensibilizzazione delle istituzioni ad un reale cambiamento organizzativo e un impegno attivo affinché le soluzioni individuate siano estese a tutte le regioni, utilizzando come riferimento quelle in cui è già stato avviato un modello virtuoso