Il periodo delle feste, la ricerca dell’affare online, la gioia di un click che porta il regalo perfetto. Chi non ama la comodità dello shopping digitale? Con l’e-commerce italiano che ha superato i 62 miliardi di euro nel 2025, coinvolgendo 35,2 milioni di utenti attivi, lo schermo è diventato il nostro centro commerciale preferito. Dobbiamo, tuttavia, fare attenzione, perché dietro l’apparente convenienza si nasconde un fenomeno invisibile che può minare la nostra pace mentale e il nostro benessere digitale: il dynamic pricing. Ne avete mai sentito parlare?

Quando navighiamo, crediamo che il prezzo visualizzato sia fisso. Sbagliato. Molte piattaforme, soprattutto per l’elettronica o le prenotazioni di viaggi, cambiano il prezzo in tempo reale in base a chi sei e cosa fai.

La tua geolocalizzazione, la cronologia delle ricerche, l’orario e persino il tipo di dispositivo che utilizzi: tutti questi sono fattori che possono far lievitare o abbassare il costo di uno stesso prodotto mostrato a due persone diverse. Questo significa che quel “super sconto” che vedi non è un colpo di fortuna, ma una risposta calcolata da un algoritmo che ti conosce meglio di quanto tu pensi.

Se ci pensiamo bene, questa sensazione di essere tracciati, analizzati e manipolati nelle nostre scelte più intime – quelle di spesa – genera un vero e proprio stress digitale.

Il meccanismo è reso possibile dalla continua profilazione del nostro comportamento online, spesso tramite i programmi fedeltà o le carte punti che accettiamo con leggerezza. Questi sistemi raccolgono le nostre abitudini di spesa per creare offerte su misura, trasformando la nostra vita in un database monetizzabile.

Per questo motivo, la consapevolezza è il primo passo verso la difesa del nostro benessere. Come avverte l’esperto e Presidente di Federprivacy, Nicola Bernardi: «Quando facciamo acquisti online, non pensiamo quasi mai che dietro al prezzo ci sia un’analisi del nostro comportamento. La convenienza non è sempre uguale per tutti: per questo serve più consapevolezza da parte dei consumatori».

La lotta per la privacy non è solo una battaglia legale, ma un atto di autocura essenziale nel mondo moderno. Dobbiamo riprenderci il piacere dello shopping senza la sensazione di essere costantemente spiati:

«Lo shopping deve restare un piacere, non una cessione inconsapevole dei propri dati».

Difendere la tua privacy è un modo per proteggere la tua libertà e la tua serenità. Fai i tuoi acquisti, ma fallo con consapevolezza. La tua pace mentale non ha prezzo.

 

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