Upcycle compie 10 anni e chi pedala a Milano, e non solo a Milano, sicuramente sa cos’è, c’è stato e se non l’ha fatto ci andrà. Magari proprio mercoledì prossimo quando inizierà la festa per celebrare  i dieci anni di uno dei Bike Cafè che hanno aperto la via ad una nuova idea di ritrovo cultural-grastronomico-ciclistico. Ma la sua storia racconta che è molto di più di un bike-cafè. Nato  nel 2013 in via Ampere, nel cuore di Città studi, come “primo bike café bistrot d’Italia”, sul modello di tanti locali del Nord Europa verrà celebrato con  un evento  che vedrà la presenza del sindaco Giuseppe Sala  ormai ciclista appassionato ed attivo,  di Ernesto Colnago che con le su bici ha scritto la storia industriale di questo Paese  e del console generale del Regno dei Paesi Bassi, Mascha Baak. Per l’occasione via Ampère sarà chiusa al traffico e diventerà una grande pista ciclabile con un red carpet che ospiterà garette e giochi per i bimbi, una bike parade di persone, associazioni, negozi, aziende, che in questi anni, insieme ad Upcycle, hanno contribuito a far crescere la cultura della bici in città,  performance, dj set ed il taglio finale della torta. Non solo. La serata sarà anche l’occasione per presentare Upcycle One-Off, la prima bicicletta di Upcycle e il docufilm Together we cycle, che racconta come l’Olanda è diventata il Paese delle bici. Un momento di festa che ripercorrerà la storia di Upcycle che in questi due lustri è diventato un punto di aggregazione dove consumare cibo e bevande, ma è anche un luogo di eventi, workshop, incontri, presentazioni per far conoscere la bici e tutti i ciclismi possibili.  Sui suoi tavoloni in legno sono stati organizzati più di 300 eventi e Upcycle ha raccontato oltre 40 ciclo-viaggi, ha fatto pedalare migliaia di ciclisti con l’iconica pedalata Vigorelli-Ghisallo oppure quella a Casa Coppi, o ancora con la ormai classica gravel ride Upcycle Trail. Non mancano nella storia del bike cafè nomi di grandi campioni da Francesco Moser a Ivan Basso, da Paolo Savoldelli a Claudio Chiappucci, da Paolo Bettini a Davide Cassani oppure di anonimi gregari che raccontato i tanti mondi della bicicletta. «Non c’è un solo modo per descrivere Upcycle e farei fatica a individuare un evento che abbia cambiato la storia del locale- racconta Barbara Bonori, co-fondatrice ed event manager di Upcycle- però proprio in occasione del decennale mi sono resa conto di quante persone siamo riusciti a contagiare in questi anni alla passione delle due ruote e di quanto affetto circonda Upcycle. Tantissimi frequentatori del locale oggi sono veri amici e partecipano con noi attivamente ad allargare la famiglia della bici, che vogliamo far crescere…». La scommessa era quella di  da vita ad uno spazio dove sperimentare un modo diverso di vivere e condividere la convivialità, il tempo libero e persino il lavoro e la qualità delle relazioni sociali. Upcycle è immerso in un distretto dell’innovazione sociale, a pochi passi dallo spazio coworking Avanzi- Sostenibilita per AZioni, una società che da oltre 20 anni promuove politiche e pratiche per un mondo più vivibile e giusto. Una contaminazione non casuale che fa di via Ampère un luogo insolito, che elimina i confini tra lavoro, studio, cultura e piacere, che ha il sapore del Nord Europa, che accoglie e promuove idee, campagne, stimoli, progetti, imprese. «Ci siamo sempre occupati di politiche pubbliche per la sostenibilità- spiega Matteo Bartolomeo, co-fondatore e partner di Avanzi-Sostenibilità per Azioni, il principale socio di Upcycle- 10 anni fa per noi è cominciato un nuovo percorso, con un’idea folle per una società di consulenza abituata a lavorare con grandi imprese e pubbliche amministrazioni: diventare attori delle politiche pubbliche, con un luogo ibrido capace di mescolare convivialità e visione di un futuro migliore, che desse voce, dignità e spazio agli appassionati e curiosi della bicicletta, dei ciclismi e dei mondi sostenibili che con questo straordinario mezzo si possono immaginare e costruire»