12Apr 16
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In queste ore televisione e giornali vi stanno descrivendo con entusiasmo i prodigi che potrà compiere il Fondo Atlante: reggere il sistema bancario partecipando agli aumenti di capitale di Banca Popolare di Vicenza (singolare il ruolo di UniCredit che è capofila del consorzio di garanzia e socio forte assieme a Intesa, capofila per Veneto Banca, di Atlante) e Veneto Banca (che il mercato avrebbe disertato) e alleviare, acquistandole, le sofferenze di Mps, del Banco Popolare e di qualsiasi altro istituto si trovi in difficoltà. Questa soluzione di sistema, molto politica, è un’ammissione implicita di impotenza: impotenza rispetto al bail in che […]
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Wall & Street © 2024
28Gen 15
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«Voglio ringraziarti per gli sforzi fatti fino ad ora affinché l’Europa superi la dicotomia tra austerità e crescita». Era il 21 novembre scorso e il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, dopo aver incassato nei mesi precedenti – nell’ordine – riforma dell’articolo 18, minitaglio del cuneo fiscale e minitaglio della bolletta energetica, manifestò pubblicamente il sostegno alla linea anti-austerity di Matteo Renzi in ambito europeo. Ma quando un sodalizio si consolida (gli esordi del governo dell’ex sindaco di Firenze non furono salutati entusiasticamente da Viale dell’Astronomia), occorrono anche dei segni tangibili. e negli ultimi giorni Squinzi non ha lesinato appoggi all’«amico» […]
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Wall & Street © 2024
05Ago 14
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Essere di centrodestra significa tagliare le tasse. Questo paradigma ve l’abbiamo già raccontato in un recente post. Dalla teoria alla pratica, però, il passo non è breve. Soprattutto quando ci si riferisce alla situazione italiana perché, come sappiamo, la massa enorme del debito pubblico e i vincoli imposti dall’adesione all’unione monetaria europea non consentono margini di manovra sufficienti a tradurre principali liberali in determinazioni politiche. Oltretutto, e anche questo ve l’avevamo detto, una politica economica liberale si deve adottare riferendosi all’ambiente circostante. Poiché i liberali sono amanti dell’equilibrio del bilancio e non del deficit è chiaro che ai tagli si […]
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Wall & Street © 2024
30Lug 14
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Un nostro affezionato lettore ci ha inviato una mail (a proposito, quella di Wall è gianmaria.defrancesco@ilgiornale.it, mentre quella di Street è massimo.restelli@ilgiornale.it – scriveteci, appena il lavoro ce lo consente saremo felici di rispondervi) ponendoci un interessante quesito su un argomento che non abbiamo mai toccato direttamente, ma solo di sfuggita: il prestito forzoso. Si tratta di un’antica prassi: la sottoscrizione obbligatoria di titoli di Stato per fornire nuove risorse alla finanza pubblica e aiutare l’economia a uscire dall’impasse. Ma sarà veramente così? «Cortesemente vi chiedo per quali motivi lo Stato non possa emettere titoli rappresentativi di un sottostante costituito […]
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Wall & Street © 2024
19Lug 13
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«Non è escluso che il Tesoro decida di cedere quote di società pubbliche, incluse Eni, Enel e Finmeccanica, per ridurre il debito». Il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, in un’ intervista a Bloomberg Tv ha tirato fuori dal cilindro il solito vecchio coniglio: cedere i «gioielli»in mano al Tesoro per fare un po’ di cassa. Tutti i suoi predecessori ci hanno pensato (persino Giulio Tremonti che poi si è «convertito» sulla via di Damasco dell’interesse strategico nazionale). Certo, Saccomanni ha spiegato che la modalità di cessione non è stata ancora decisa e che si potrebbe pensare anche a soluzioni alternative. «Queste compagnie sono profittevoli e […]
Wall & Street © 2024
03Apr 13
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[photopress:tifose_olanda.jpg,full,centered] La Borsa italiana è a buon mercato e può quindi riservare occasioni di guadagno a chi ha il coraggio necessario per approfittare dei saldi, dei prezzi stracciati dalla crisi, dal fallimento del governo Monti in termini di rilancio dell’economia e dallo scippo sui conti correnti di Cipro deciso dall’Europa. A credere in Piazza Affari sono i gestori di Ing Investment management, la Sgr del gruppo olandese noto alle famiglie italiane per il Conto Arancio , che considerano «attraenti» le azioni italiane perché «offrono rendimenti interessanti a lungo termine». Ora bisogna fare i conti con la situazione di ingovernabilità uscita dalle […]
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Wall & Street © 2024
26Mar 13
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[photopress:Bersani.jpeg,full,centered] In questi giorni Borse e mercati si stanno ponendo due semplici domande: dopo Cipro chi sarà il prossimo Paese di Eurolandia a saltare in aria? Il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem vaneggiava sostenendo che «la soluzione cipriota è un modello per Eurolandia»? Cioè dobbiamo aspettarci in caso di necessità di una mano dall’Europa che qualcuno venga a toglierci i soldi dal conto in banca? Prima di proseguire l’analisi ci rifacciamo ai commenti di due esperti. Secondo Luciano Jannelli, capo economista di Mig Bank (istituto svizzero specializzato nel trading di valuta) «la credibilità di Cipro se ne è andata per sempre, il […]
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Wall & Street © 2024
18Mar 13
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[photopress:Angela_Bersani.JPG,full,centered] Mentre Cipro per accedere agli aiuti europei dà il via al peggior prelievo forzoso sui conti correnti di Giuliano Amato nel 1992, in Germania c’è chi si scervella su come evitare il contagio cipriota. Ovviamente gli indiziati numero uno sono i soliti noti: Spagna e, soprattutto, Italia. Della proposta di salvataggio cipriota da 10 miliardi di euro ormai sappiamo quasi tutto: prelievo del 6,75% sui conti con giacenze fino a 100mila euro e del 9,9% per i depositi oltre tale soglia. Obiettivo: raggranellare 5,8 miliardi di euro da porre a garanzia degli aiuti. I correntisti di nazionalità cipriota avranno […]
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Wall & Street © 2024
12Mar 13
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[photopress:Loretta_Napoleoni.jpg,full,centered] «Più che di “cintura dell’aglio”, come i tedeschi hanno ribattezzato il Sud Europa, dovremmo parlare di “cappio dei suicidi”. Poiché l’austerità altro non è che una corda che Bruxelles ha calato dall’alto attorno al collo delle popolazioni dei Paesi alla periferia di Eurolandia. Sono queste le Nazioni più a rischio, dove la “disoccupazione di lungo periodo” è più alta. La prima ondata di suicidi si verifica in concomitanza col licenziamento, la seconda coincide con lo scadere dei sussidi di disoccupazione ed è quella più imponente. Oggi si muore per i debiti, per pagare gli arretrati dell’iscrizione al country club […]
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Wall & Street © 2024
06Mar 13
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[photopress:DEBITO.png,full,centered] Quello che vedete qui sopra è un grafico del rapporto debito/pil in Italia dal 1900 a oggi. Lo ha pubblicato Bloomberg per ricordarci, ove mai ce ne fosse bisogno, che a fine 2012 l’Italia ha raggiunto un nuovo record con un rapporto al 127%, il più alto dai tempi di Benito Mussolini. Anzi, a essere precisi dal biennio 1924-1925 quando – tra elezioni e successiva legiferazione dittatoriale – il Duce conquistò il potere assoluto nel Paese. A quei tempi il debito/pil viaggiava attorno al 160 per cento. Ma erano altri tempi… Quello che però a Bloomberg interessa molto meno […]
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