Chi ama i cani non legga Kundera

Non ci si bagna mai nello stesso fiume. Stesso discorso per i libri. Ovvero i classici,  i cosiddetti evergreen. Non si legge mai lo stesso libro. Una legge scontata. Siamo noi lettori a essere sempre diversi ed è per questo che il testo che abbiamo davanti ci dirà sempre qualcosa di nuovo.  Mi è capitato l’altro giorno riprendendo in mano L’insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera. Lo lessi poco più di trent’anni or sono quando fu lanciato in maniera affatto anomala dalla trasmissione Quelli della notte con Renzo Arbore e Nino Frassica. Il giovane Roberto D’Agostino inserì il romanzo, pubblicato soltanto […]

  

Stephen King diventa grande con Harry Potter

La prima cosa che ho fatto, una volta conclusa la lettura dell’ultima pagina di On writing di Stephen King, non è stata quella di accendere il computer e far partire il programma Word per iniziare a scrivere. La prima cosa che ho fatto è stata di andare in libreria a cercare qualche romanzo dello scrittore americano. E in questo snobbando proprio l’ultimo consiglio lanciato dalle pagine di On writing. King, il padre di Misery di Carrie e di tante altre straordinarie creature romanzesche, stava per consegnare al lettore la “bella copia”, la copia finale, di un brano di un suo […]

  

Kent Haruf e l’umanità del possibile

Quando vedi qualcuno, che solitamente non legge molto, rimanere con lo sguardo incollato tra le pagine di un libro la prima reazione è sempre la stessa. “Ma cosa starà leggendo?” Quella purtroppo naturale ritrosia alla lettura viene vinta da un libro che non può non avere delle caratteristiche quasi magiche, mi ritrovo a supporre. E la conseguenza di quella mia prima osservazione è il desiderio di soddisfare una incipiente e insostenibile curiosità. Come sarà quel libro? A me è successo di recente con l’ultimo romanzo di Kent Haruf. Per uno che tutti i giorni sfoglia libri e giornali, ovviamente, non […]

  

Il cinquantenne ridicolo e la sgarzolina inquieta

Siamo ancora qui a scandalizzarci delle frasi fatte e degli stereotipi sbandierati come indigesto buonsenso. Perché da un lato c’è la fazione degli illuminati, quelli che si indignano se le donne vengono abbassate al livello di modello immodificabile, dall’altro ci sono quelli che invece vedono nella vox populi la voce di un dio. Quelli per intenderci che fanno delle banalità a basso costo perle di rara saggezza. Ed è così che l’ultimo dibattito culturale ha visto come pretesto la gaffe di una trasmissione televisiva dove veniva – ma per gioco, come hanno assicurato gli autori – offerto ai telespettatori un […]

  

Chesterton oggi è il miglior alleato di Marine Le Pen

I tanti estimatori di Marine Le Pen, dopo il suo gesto di libertà e indipendenza (aver rifiutato di coprirsi la testa con un velo per incontrare il Mufti di Beirut), dovrebbero correre in libreria. Lì potrebbero trovare un romanzo appena ripubblicato che potrebbe dare loro soddisfazione (oltre che un immenso piacere). Un romanzo intelligente e umoristico che ridicolizza l’osservazione cieca delle norme, soprattutto quelle imposte dalla religione islamica. Sono infatti tornati Humphrey Pump e Patrick Derloy, i protagonisti dell’Osteria volante di Gilbert Keith Chesterton (1874-1936). Il romanzo viene riproposto in una nuova veste dall’editore Lindau (la precedente edizione risale a […]

  

Tolstoj e il suo amore “proibito” per Anna Karenina

Sta tornando di moda parlare di Anna Karenina. Non foss’altro perché sugli scaffali delle librerie è comparsa una nuova traduzione. L’eroina bella e sfortunata;la donna che non riesce a riscattare la sua colpa;  cui non riesce di negarsi ai sentimenti e ai moti del cuore, torna alla ribalta grazie alla traduzione di  Claudia Zonghetti commissionata da Einaudi. Una traduzione senz’altro più fedele al testo ma al contempo più “moderna” (almeno rispetto al precedente einaudiano di Leone Ginzburg).  Saranno così contenti tutti quelli che non perdono occasione di citare l’abusato incipit del romanzo (Ogni famiglia infelice è infelice a modo suo […]

  

Il nuovo Trainspotting dietro il Muro di Berlino

Ci sono romanzi che dovremmo riprendere in mano ciclicamente. Non per la loro qualità letteraria (o meglio non solo) e nemmeno perché ospitano personaggi memorabili. Bensì perché sono ambientati in momenti storici cruciali e in luoghi simbolo. Quindi sono delle pietre miliari della memoria collettiva. Prendete per esempio Eravamo dei grandissimi di Clemens Meyer appena pubblicato dall’editore Keller (traduzione di Roberta Gado e Riccardo Cravero). In Germania questo romanzo ha spopolato. Ed è facile intuirne il motivo. Racconta la vita di un gruppo di ragazzi nati sul finire degli anni Settanta a Lipsia e quindi ancora adolescenti quando il Muro […]

  

Se la pazienza di un buon editor è puro talento letterario

Un libro (anzi due) e un film. Per parlare di editoria. Iniziamo dal libro (il primo). Si intitola Sull’orlo del precipizio. Lo ha scritto Antonio Manzini e lo ha pubblicato, or non è nemmeno un anno, Sellerio. E’ un piccolo romanzo, un romanzo breve (appena 115 pagine). E come solitamente accade ai romanzi brevi, è un racconto a tesi. L’autore immagina come dovrebbe essere il mondo visto dalla prospettiva di uno scrittore nel giorno (che si spera ovviamente non arrivi mai) in cui l’industria culturale perda completamente quel “di più” (o “di meno”) che la distingue dal resto della produzione […]

  

Lo scrittore fantasma ricorda Carver

Raramente ho letto romanzo con un incipit così coinvolgente. Sto parlando di La fine è nota di Geoffrey Holiday Hall (edito da Sellerio) che mi è capitato tra le mani durante le vacanze estive. Chi me l’ha passato sosteneva appunto fosse un’ottima lettura per le vacanze. Un giallo, mi ha detto, ma scritto molto bene e davvero coinvolgente. Mi sono lasciato convincere. E la scelta è stata poi confortata dal notare che il volume conteneva anche una postfazione di Leonardo Sciascia. Prima di parlare di questa postfazione, però, torno per un momento al libro. Devo descriverlo per far capire di cosa parliamo. La storia racconta di […]

  

Franzen e l’ottimismo del traduttore

Fin dalle prime pagine di Purity, l’ultimo romanzo di Jonathan Franzen (pubblicato come i precedenti da Einaudi e tradotto da Silvia Pareschi), il lettore attento sa che si tratta di un libro che resterà. Uno di quei volumi che non abbandoneranno gli scaffali delle librerie domestiche per lasciar il posto a romanzi più moderni e più fascinosi. E non solo perché si offre come analisi impietosamente lucida delle derive disumanizzanti provocate dal nostro moderno stile di vita (tecnologico e iperconnesso). Rimarrà un libro valido per ulteriori letture perché il suo autore compone una storia fatta di colpi di scena, agnizioni, […]

  

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