Il cinguettio della vanità secondo Franzen

Oggi siamo finalmente venuti a sapere qual è il male assoluto che può minare le basi della letteratura. Quella con la L  maiuscola. Quella, per intenderci, che tentiamo (con la modestia delle nostre capacità) di promuovere in questo blog. Lo scrittore Jonathan Franzen, acclamato a suo tempo da Time come “uno dei più grandi romanzieri americani della sua generazione”, si scaglia contro Amazon, il colosso della vendita di libri online, accusando il suo fondatore, Jeff Bezos di pubblicare solo autori “chiacchieroni, vanitosi e tweeter” ovvero “cinguettanti”.  Come a dire che è la vanità di chi frequenta i social network e […]

  

Cesare Borgia testimonial di Marc’Aurelio

Anche la televisione può essere un ottimo stimolo alla lettura. Il Giornale mi ha inviato sul set praghese della fiction tv dedicata ai Borgia. Oltre a incontrare gli attori e la troupe, ci è stata data l’opportunità di visionare in anteprima gli episodi che proprio questa sera (13 settembre) andranno in onda su Sky Cinema 1. Mi ha colpito una scena in cui un languido Cesare Borgia, giace compiaciuto con una sua amante. Finito l’amplesso è lì che legge un libro. Lei le chiede di che libro si tratti e lui risponde. “Le Meditazioni di Marc’Aurelio”. Poi Cesare si vanta […]

  

Valery, Pound e i “cimiteri marini”

A parte i libri, c’è una cosa che ci avvicina ai grandi scrittori, monumenti virtuali della nostra cultura. E quella cosa sono appunto i loro monumenti funebri. D’altronde sull’importanza dell’ultima dimora aveva le idee chiare già Michail Lermontov. “Un uomo piccolo – scriveva – è piccolo anche nel dolore, un gigante è grande anche nella tomba”. La casa del loro ultimo riposo diviene, quindi, il più evidente e materiale contatto tra noi e loro (libri a parte, ovviamente) e tante cose si possono capire da come gli eredi (in senso lato, non necessariamente familiare) hanno sistemato il caro (e famoso) […]

  

Quel libro che anticipava “Sacro Gra”

Ha fatto discutere l’assegnazione del Leone d’oro al film di Gianfranco Rosi Sacro Gra, il documentario che racconta con uno sguardo attento e sensibile le “vite  di confine”, quell’umanità che si guadagna faticosamente l’esistenza ai bordi estremi della Capitale. Quasi un quarto di secolo fa, era il 1989, uscì per Bompiani Grande Raccordo. Era il terzo titolo di Marco Lodoli (dopo Diario di un millennio che fugge e Snack bar Budapest). Come nel film, anche in questa raccolta di racconti si incontra un’umanità “periferica” rispetto al mainstream della nostra quotidianità. Personaggi emancipati dai forzati gioghi della routine e quindi liberi, […]

  

Fuori i nomi, Saviano!

In questo post oggi parliamo di Roberto Saviano. Un classico? Ovviamente no. Un autore da catalogo? Probabilmente lo diventerà. D’altronde il suo debutto (Gomorra, Mondadori) è entrato nelle case della maggior parte dei lettori forti e di tanti lettori occasionali. Saviano ha avuto il merito di creare un genere. O meglio di trasferire sui nostri lidi un genere. Quel nuovo giornalismo che ha avuto in Truman Capote e Norman Mailer i massimi campioni. Basta citare Wikipedia per offrire qui una definizione puntuale: “Il new journalism prevede l’introduzione di motivi tipici della narrativa, capaci di catturare il lettore, nelle strutture del giornalismo tradizionale. […]

  

Bezos e il matrimonio “impensabile” del Kindle con la carta

E’ il segno dei tempi. Il libro elettronico rosicchia posizioni su posizioni nel mercato editoriale. E per avvantaggiarsi ulteriormente ha iniziato a mimetizzarsi, mostrando di potere competere con il libro cartaceo proprio sul suo terreno. Ne è un esempio l’ultima trovata di Jeff Bezos, sì, quell’uomo geniale che da un semplice magazzino di Seattle ha inventato una delle più grandi aziende di tutti i tempi e che da poco ha aperto il suo portafoglio personale (e non quello di Amazon) per comprasi niente meno che il Washington Post. Per allargare il proprio mercato di lettori e per spingere ulteriormente la […]

  

Così l’incubo di Mary Shelley diventò immortale

Mary Shelley è stata tante cose. Per rendersene conto basta sfogliare qualsiasi enciclopedia o semplicemente sbirciare Wikipedia. Pochi però pongono l’accento sull’unica qualità che ha davvero reso Mary Shelley immortale e che ha portato il suo più famoso racconto a fare bella mostra di sé in ogni biblioteca domestica che si rispetti. Quale? La concentrazione! Il suo Frankenstein è infatti il frutto di un compito ben preciso che la scrittrice inglese ha assolto davvero al meglio. In un gioco di società oggi impensabile (riunirsi intorno a un caminetto accesso mentre fuori piove e fare a gara a chi stende il […]

  

E’ Boccaccio il vero padre di Facebook

In un blog che parla di classici non si può non segnalare un’iniziativa che mette insieme appunto un social network e un grande autore. Per celebrare la nascita di Boccaccio, avvenuta 700 anni fa, la Società Dante Alighieriha ideato insieme alla rivista Madrelingua  un concorso letterario. Fino ai primi di novembre novembre si può partecipare alla riscrittura del Decameron in 200 tweet ovvero in messaggi di 140 battute (due per ogni novella: uno narrativo e uno in metrica. I lettori di @la_dante possono partecipare inviando ogni giorno le loro versioni sintetiche via Twitter, ma anche via Facebook (www.facebook.com/sdaMadrelingua). I 10 […]

  

Harry Potter, Joyce e i fanatici del quiddich

Si può misurare l’immortalità dei libri dalla capacità di attrarre fan irriducibili? E di indurre, tra l’altro, questi ultimi a seguire cerimoniali e riti assolutamente fuori dal tempo solo per il piacere di ricrearne le atmosfere? A mio modesto avviso si può. E indubbiamente il Bloomsday è il paradigma di questo tipo di immortalità. Solo per chi non sapesse cos’è il Bloomsday ecco una sintetica spiegazione: è una commemorazione che si tiene ogni 16 giugno a Dublino (e in altre parti del mondo) per celebrare James Joyce e rievocare gli eventi dell’Ulisse, il suo romanzo più celebre che si svolge in una sola giornata, il 16 giugno […]

  

Dalla Russia che non ti aspetti un omaggio a Grossman

“Ho scritto solo di cose che ho sentito sulla mia pelle e di cose che ho vissuto direttamente”. Ecco la candida e incosciente innocenza dei grandi! In questo caso ci riferiamo a Vasilij Grossman, uno dei più importanti scrittori russi del Novecento. Sicuramente la sua ingenuità e la sua passione politica sono direttamente proporzionali alla sua lucidità di giornalista e alla sua sensibilità di scrittore. Tanto da farne uno dei simboli della resistenza al totalitarismo sovietico e al contempo il nume della letteratura russa, secondo solo a Dostoevskj. Il suo romanzo Vita e destino (pubblicato da Adelphi nel 2008) non […]

  

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