Ogni sera, siete, come me, tra quei genitori che devono litigare con i propri figli per mandarli a letto? Cedete anche voi al ricatto di «cinque minuti e spengo» che, naturalmente, diventano, come minimo, trenta, per non dire di più? Perché a loro non basta mai. La partita serale che va ai supplementari, il pc per le ultime sfide videoludiche, il telefonino che continua a mandare metodicamente messaggi ai quali rispondere (questione di vita o di morte), gli auricolari per ascoltare le ultime strofe del rapper preferito; la sfida a scacchi, tra lui e voi, si presenta, sistematica, ogni santo giorno e a soccombere è, nove volte su dieci, l’esausto genitore, sfinito dal ripetere sempre la stessa cantilena. Ebbene, sappiate che lo fate solo per il suo bene. Privarsi di ore di sonno, infatti, porterà il vostro erede a gestire con più difficoltà le situazioni di stress. Lo ha dimostrato, oltre al buon senso, anche una ricerca dell’Università di Alabama a Birmingham e dell’Arizona State University , pubblicata sulla rivista ‘Physiology and Behavior’. Facendo un esperimento su 84 tredicenni, impegnati in un test di matematica da svolgere davanti a un pubblico, si è visto che gli adolescenti con scarsa qualità di riposo notturno fronteggiavano con più fatica questo particolare stress emotivo. E non si tratta solo di dormire più a lungo, ma anche bene perché se il sonno è disturbato il rilascio di cortisolo (l’ormone prodotto dalla corteccia surrenale), in condizioni di stress, aumenta (con una serie di effetti negativi sul corpo). Insomma, niente sconti sulle ore di riposo notturno. Ne va della loro salute