Idratazione detox post festivitàOrmai, più che portare via le feste, l’Epifania è divenuto lo spartiacque per cambiare (giro)vita. Ogni 6 gennaio, affondando le fauci sull’ennesima fetta di panettone, diciamo “da domani, dieta ferrea”. Che poi si cambi realmente, è tutto da vedere. Verrebbe da chiedersi come mai, durante le festività natalizie, si mangi come se non ci fosse un domani. Tutti gli anni sembriamo dei vitelli e piangiamo, non sul latte versato, ma sui troppi dolci che ci siamo avidamente divorati. Pensate che, in media, durante le vacanze, l’apporto calorico quotidiano supera almeno di 500 calorie il nostro fabbisogno: ecco perché durante le festività possiamo arrivare a pesare anche 5 chili in più. Ok, sono nella media.   Dunque, rimbocchiamoci le maniche – ma non troppo perché la circonferenza delle braccia tradisce il nostro aumento di peso – e lavoriamo. Come? Anzitutto disintossichiamoci. Come dice la mia amica naturopata, Raffaella, basta aumentare il movimento, godendosi qualche camminata all’aria aperta visto anche il clima, per ora, non così rigido; bastano trenta minuti. Poi, attenzione a tavola: ridurre i carboidrati, i formaggi, i salumi, privilegiando le proteine e le verdure, eliminare i dolci, diminuire la frutta secca che tanto ci ha consolati durante le festività, fare attenzione al sale e, dulcis in fundo, evitare il vino. Non dimentichiamo la giusta idratazione, il primo passo per tornare in forma è disintossicare il nostro organismo dagli eccessi alimentari natalizi. Per rimettersi in forma, infatti, l’acqua è il perfetto alleato. Non so se lo sapete, ma l’acqua è alla base del fenomeno della termogenesi, cioè la produzione di calore dell’organismo. Studi internazionali dimostrano che bere almeno due bicchieri d’acqua a temperatura ambiente, tre volte al giorno (sarebbe l’ideale farlo a colazione, a pranzo e a cena), aumenta del 30% il tasso metabolico sia degli uomini, sia delle donne coinvolte nello studio. Sapete perché? L’acqua che ingeriamo a circa 20°C, viene portata dal nostro corpo alla temperatura di 37°C: questo innalzamento della temperatura è in grado di “bruciare” i grassi negli uomini e i carboidrati nelle donne. Ho accompagnato mia madre alle terme di Chianciano: il regno della “salus per aquam”. Mentre mia madre si attardava con le amiche, mi sono trattenuta a chiacchierare con il Direttore Scientifico delle Terme Sensoriali, il professor Nicola Sorrentino che ho scoperto essere anche docente di Igiene Nutrizionale all’Università di Pavia. In qualità di esperto, il professore mi spiegava che, dopo il relax delle festività, non bisogna affidarsi a diete drastiche, ma associare, ad una corretta alimentazione, una giusta idratazione. “Bere acqua aiuta il fegato a depurarsi e l’intestino a funzionare meglio, in particolare le acque ricche di solfati, calcio e magnesio, quelle cloruro-sodiche e bicarbonato-alcaline sono in grado di agire su diversi meccanismi che aumentano il flusso della bile, aiutano il fegato a ripulirsi dalle tossine. Il regime alimentare da seguire prevede l’eliminazione degli alimenti ricchi di grassi limitando le proteine animali e prediligendo invece quelle vegetali offerte dai legumi. Pasta, riso e pane non devono mancare, meglio se integrali. Abolire o limitare drasticamente questi alimenti significa andare incontro a bruschi cali della glicemia, con conseguenti ripercussioni sul benessere fisico. Completano il quadro quattro/cinque porzioni di frutta e verdura di stagione”. Direi che del professore ci si possa fidare. Oltretutto dobbiamo godere del vantaggio del potere saziante dell’acqua. Non solo per il fatto che con la pancia piena di liquidi non si abbia nessuna voglia di mangiare, ma perché, come mi conferma Sorrentino, “bevendo avviamo una serie di meccanismi metabolici, conosciuti come termogenesi, che ci aiuta realmente a perder peso”. Non tutti vivono vicino a qualche fonte. Quindi, l’acqua della quale disponiamo, probabilmente non godrà di tutte quelle qualità che il prof mi ha elencato, ma non trascuriamo di leggere le etichette di quella che compriamo e, nel caso, cerchiamone una “ricca” per beneficiare di tutte le proprietà salutari che ci potrebbe offrire.

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