Per la presbiopia, ora c’è un rimedio
L’età avanza e ogni giorno si scopre una magagna in più. A partire dalla vista che inizia a perdere i colpi o, più precisamente, i decimi. E allora via che si inizia a cercare di aiutarsi con gli occhiali da vicino, quelli per leggere, per vedere il pc, il telefonino e, magari, i difetti del marito ai quali non ci siamo ancora abituate. Forse, in certi casi, sarebbe meglio non vedere, ma la vista è importante. Poi si deve guidare e via con gli occhiali da lontano perché non si riescono più a decifrare, come una volta, i confini degli oggetti e nemmeno leggere i cartelli stradali, sempre più confusi e con scritte che nemmeno il più abile risolutore di anagrammi potrebbe intuire. Delirio, ad esempio, quando si deve seguire il navigatore e poi guardare la strada: occhiali da vicino, poi da lontano, poi ancora da vicino. Consola, tutto sommato, che sono ben 28 milioni le persone che, in Italia, vivono in queste incertezze visive, o meglio, soffrono di presbiopia. Già, perché di presbiopia si tratta. Nulla di male, visto che è un naturale difetto visivo che caratterizza la maggior parte delle persone dopo i 40 anni. Cosa accade ai nostri occhi? Il sofisticato sistema della loro messa a fuoco dipende dal cristallino e dal corpo ciliare, posti entrambi all’interno del bulbo oculare. Quando si invecchia, i nostri occhi iniziano ad avere difficoltà nella visione di oggetti, di solito posti tra i 25 e i 40 cm. Non preoccupatevi, perché intorno ai 60 anni il difetto si stabilizza. Ok, ma intanto? E dopo? E come gestire la necessità di spostare rapidamente gli occhi dalla tastiera allo schermo, dalla scrivania all’ambiente circostante? Anzitutto, l’oculista sarà lo specialista che dovrete consultare periodicamente, soprattutto per verificare che non ci sia una patologia. Meno male che la tecnologia ottica offre una risposta innovativa al problema ineluttabile della presbiopia: le lenti progressive, ma personalizzate. Ho scoperto l’esistenza di questa soluzione avanzata seguendo la conferenza organizzata da B2Eyes-Fabiano Group Editore con la collaborazione scientifica della SOI. Oggi, nel 2019, grazie alle lenti progressive che possono essere personalizzate a seconda delle esigenze e dei parametri del portatore, vengono minimizzati eventuali fastidi consentendo una visione confortevole. Di recente, grazie alla tecnologia Free Form, caratterizzata da una lavorazione delle superfici delle lenti, punto a punto, costruite su misura del portatore, si può ottenere una visione nitida a più distanza. Stop, quindi, a quel fastidio dovuto all’adattamento dell’occhio e ad astigmatismi indesiderati nelle zone meno utilizzate della lente: il comfort è garantito e personalizzato.