Il mal di testa, un disagio da non trascurare
Il mal di testa è un disagio ben più serio rispetto alla classica scusa che accampa la donna per evitare le avances del partner. Che si definisca mal di testa o cefalea, si tratta di sintomo di dolore a livello cranico che, localizzandosi a livello del capo e del collo colpisce il 90% e anche il 95% della popolazione, almeno una volta l’anno. Sono davvero pochi i fortunati che non ne soffrono. Il mal di testa possono essere sporadici, anche se spesso, nel tempo possono diventare sempre più frequenti, diventando appuntamenti fissi. Infatti, assumendo forme croniche, le cefalee si possono presentare per più di 15 giorni al mese, per almeno tre mesi, e possono far scattare dei campanelli di allarme. La cefalea è un dolore al capo che può essere diffuso o localizzato. Vi sono forme primarie e secondarie. Queste ultime, molto più rare, sono quelle che rappresentano il sintomo di un’altra patologia che si associa. Le forme primarie, decisamente più frequenti, sono circa il 90% dei mal di testa di cui sentiamo normalmente parlare e che, come dice il dott. Roberto Sterzi, specialista in Neurologia della Milano Medica “Si distinguono in emicrania, cefalea tensiva e cefalea a grappolo . La cefalea tensiva, se vogliamo un po’ meno disabilitante, è però la più diffusa. L’emicrania è la forma meno diffusa però con attacchi particolarmente intensi. E poi, infine la cefalea a grappolo, quella conosciuta come cefalea del suicidio che, un po’ più rara, è sicuramente il peggior dolore che un paziente con cefalea possa presentare”. Nelle forme secondarie, invece, la cefalea rappresenta il sintomo di una sottostante condizione patologica sia di interesse neurologico sia di natura medica generale. In questo caso le indagini strumentali non sono sempre negative e alla visita neurologica talora si riscontrano delle anomalie. “Tra le patologie più frequenti, che causano cefalea secondaria vanno ricordate: traumi, disordini vascolari cerebrali, neoplasie cerebrali, processi infiammatori o infettivi, disordini metabolici o ormonali, malattie dell’occhio, del naso, delle orecchie, allergie, difficoltà digestive, abuso di sostanze tossiche e di alcuni tipi di farmaci”. Lo specialista di riferimento per la cura del mal di testa è il neurologo, così come il medico di medicina generale rappresenta una figura importante per la cura della cefalea, in quanto è in grado di formulare le prime ipotesi diagnostiche riguardo le cause del mal di testa, avendo ben presente la storia clinica del paziente. Quando si soffre di cefalee intense e frequenti, è bene rivolgersi ad un centro dove il processo diagnostico-terapeutico possa essere seguito da una équipe multidisciplinare attraverso il coinvolgimento, in contemporanea, di diverse figure mediche quali l’otorino, l’oculista, il chirurgo maxillo-facciale ecc., in relazione all’ampio spettro di cause potenzialmente responsabili del mal di testa