La salute e il benessere di una persona non si misurano solo in parametri fisici. La dignità, la sicurezza e la libertà da ogni forma di sopruso sono pilastri fondamentali. Per questo, l’iniziativa di CRAI volta a sensibilizzare il pubblico sul drammatico problema della violenza contro le donne è un progetto lodevole e profondamente coerente con i valori di cura e comunità.

Questa non è una semplice campagna di comunicazione, ma una vera e propria iniziativa di sensibilizzazione, pensata per trasformare un atto quotidiano come la spesa in un momento di consapevolezza.

 

Lo Scontrino che “Parla” di Rispetto

A partire dal 1° novembre e fino al 25 novembre – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – nei punti vendita CRAI aderenti, gli scontrini “parlano” di rispetto. L’obiettivo è far riflettere su una delle forme di sopruso più subdole e meno conosciute: la violenza economica.

La violenza, infatti, non ha un solo volto : può essere fisica, psicologica, sessuale, digitale, o assumere la forma di “libertà negate”, come il controllo delle risorse economiche o il divieto di lavorare. Questi sono i costi nascosti e il “prezzo che paga una donna vittima di violenza”.

Conoscenza e Supporto con Fondazione Pangea

Per dare valore e profondità al progetto, CRAI ha scelto di collaborare con Fondazione Pangea ETS , da oltre vent’anni impegnata a restituire autonomia e dignità alle donne vittime di violenza.

Sullo scontrino è presente un QR code che rimanda a una pagina dedicata (crai.it/contro-laviolenza). Qui è possibile scaricare il leaflet informativo “Il prezzo da pagare”, realizzato insieme a Pangea. Il materiale spiega come la violenza abbia molte facce e come riconoscerle sia il primo passo per contrastarle. Come sottolinea l’iniziativa, “Riconoscerlo è il primo passo verso il cambiamento”.

La violenza si può prevenire attraverso la consapevolezza dei comportamenti di ogni giorno: nelle parole che scegliamo, nei gesti, nei silenzi e nella capacità di mettersi in ascolto.

L’impegno di CRAI ci ricorda che “Essere presenti significa imparare a prendersi cura degli altri, a capire prima di giudicare, a esserci davvero – per tutti e per tutte”. Dietro ogni storia c’è bisogno di ascolto, supporto e comprensione. Un messaggio di speranza e un invito all’azione che tocca tutti noi, perché la vita, come afferma Fondazione Pangea, “riparte da una Donna”

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