Presidenza della Repubblica, opinioni di un boomer

Il 4 Novembre 1956 i carri armati sovietici entrarono in Ungheria per sedare la rivolta che era scoppiata contro la dittatura. Giorgio Napolitano allora era una giovane rotellina del partito comunista italiano, e si schierò, per un eccesso di realpolitik, dalla parte degli invasori. Alla fine i morti per ristabilire lo status quo si contarono a migliaia. Il fatto che nel 2011, da Presidente della Repubblica, Napolitano fosse stato il più convinto sostenitore dell’intervento militare in Libia, apre il dibattito sul confine sottile tra realpolitik e spirito splatter. Fu proprio con Giorgio Napolitano al Quirinale che il ruolo di Capo […]

  

Lockdown bianco, rosso & Verdone

Durante i mesi di convivenza forzata ventiquattro ore su ventiquattro, molte coppie sono scoppiate; di questo si è scritto e si è parlato. Quello di cui non si fa cenno è una statistica molto più inquietante: l’innesto della personalità di Furio dentro quella di Magda. Furio e Magda erano i protagonisti di un episodio del film Bianco Rosso e Verdone. Lui era un uomo puntiglioso, maniacale e ossessivo, praticamente una caricatura dei mariti cavillosi, pignoli e precisini. Lei seguiva come un’alienata i ritmi della quotidianità dettati da Furio, ma appena si chiudeva in spazi privati, il suo mondo interiore faceva […]

  

Il pensiero positivo è il “genitore 1” del politicamente corretto

E’ sparita la parola depressione, intesa come crisi economica. In economia esistono solo più recessione, stagnazione e ripresa che dal 1990 in Italia si misura in frazioni di percentuali di crescita. Eppure, durante il lockdown per il covid eravamo entrati in un “double whammy” di crisi della domanda e dell’offerta, equivalente a una specie di D-Day inverso, coi nazisti che sbarcano in Inghilterra. Qualche tempo fa lessi una metafora figurata per dare l’idea delle dimensioni dello sbarco in Normandia: allineando prua contro poppa 6.483 navi lunghe 50 metri, la flotta alleata avrebbe coperto 320 km lineari, più o meno la […]

  

Anno 1979, la svolta radicale dell’Islam

Il 26 Ottobre 1919 nasceva il futuro ultimo Shah di Persia. Sergio Romano colloca Mohammad Reza Pahlavi nella stessa categoria dei due principali modernizzatori islamici (Mohammed Ali, fondatore dell’Egitto moderno, e Kemal Atatürk, creatore della Repubblica turca), senza però averne il carattere. Il 16 Gennaio 1979, lo Shah fuggì dall’Iran, caso più unico che raro di un regime crollato per eccesso di denaro investito male. L’oceanica liquidità generata dallo shock petrolifero, anzichè modernizzare il paese, provocò inflazione galoppante, corruzione e rivolta popolare. Altri eventi cataclismici nel 1979 plasmarono in modo molto negativo i decenni successivi. Il primo Febbraio, Ruhollah Khomeini […]

  

Il rito della lettura dei giornali e il valore di un «Si, boh!»

Quando per l’informazione c’erano solo i giornali (tralascio, per esigenza retorica, tv e radio), seguivamo un percorso obbligato da pagina 1 a pagina 32, come nella casa delle streghe ai baracconi di carnevale. Anche quando volevamo solo conoscere i risultati della serie A, era comunque necessario sfogliare le varie sezioni del giornale. In un ipotetico giorno di Settembre del 1978, saltavamo dalla prima pagina alla cronaca, poi politica e gli interni in cerca dello sport. Negli esteri, magari sorvolavamo distrattamente sugli accordi di Camp David, ma in quella frazione di secondo i protagonisti di quell’evento rimanevano impigliati nella nostra retina: […]

  

Il nostro “Fosbury flop” per superare il politicamente corretto

Il 20 Ottobre 1968, Richard Fosbury vinse la medaglia d’oro di salto in alto alle olimpiadi di Città del Messico scavalcando l’asticella di schiena, anzichè a forbice come tutti. Fosbury aveva ideato quella tecnica rivoluzionaria per risolvere il frustrante inconveniente di essere il più scarso della squadra. Dopo pochi anni il “Fosbury flop” diventò l’unico sistema, mentre all’inizio molti temevano che tutta una generazione di atleti avrebbe rischiato l’osso del collo saltando in quel modo. Il 6 Marzo, data di nascita di Richard Fosbury, sono venuti al mondo un certo numero di bastian contrari, persone che adottano atteggiamenti opposti alla […]

  

Il Principe Eugenio di Savoia e la (nostra) tolleranza di genere

Per promuovere la tolleranza di genere, potrebbe essere utile cominciare, fin dalle elementari, a studiare la storia senza foglie di fico. Il 18 Ottobre 1663 nacque a Parigi il Principe Eugenio di Savoia, uno dei più grandi condottieri di tutti i tempi. Eugenio crebbe alla corte francese di Luigi XIV, dove da giovane uomo partecipava in abiti femminili alle orge omosessuali del fratello del re. Il Re Sole, però, non seppe comprendere le sue vere doti, e nel 1683 Eugenio fuggì a Vienna dove cominciò la prestigiosissima carriera militare che in Francia gli era stata negata. Il 7 Settembre 1706, […]

  

Movimento No Vax: il contagio è psichico

    Il 15 Ottobre 1783 un essere umano volò per la prima volta come Icaro. Pilatre de Rozier salì con il pallone aerostatico dei fratelli Montgolfier fino a 24 metri di altezza, che era pure la lunghezza del cavo che lo teneva legato a terra. Icaro si, ma plafonato. E’ un po’ lo stato dell’arte della libertà all’anno 2021: sui generis, plafonata, ancorata a terra da lacci e laccioli perchè seriamente malata, febbre alta, deliri di massa. Quando il 30 Aprile 1993 il Cern mise a disposizione del pubblico il World Wide Web, per qualche tempo credemmo tutti di […]

  

Greta Thunberg, opinioni di un boomer

Quello che segue è il punto di vista di un baby boomer sul fenomeno Greta Thunberg, mediato però dal confronto dialettico con mia figlia Petra, una generazione Z. Se paragoniamo l’attivista svedese a una particella d’acqua, Greta e i suoi seguaci formano un grande fiume che procede inesorabile a favore di corrente. La tendenza di noi boomers, invece, è quella di navigare su un piano diverso e divergente rispetto al fiume Greta. E’ la prima volta che due generazioni (non) comunicano su dimensioni differenti, e dobbiamo fare i conti con questa condizione. Prima di spiegare la metafora, è necessario fare […]

  

Freewheeling su PIL e decrescita felice

Ogni tanto riaffiora il dibattito se sia opportuno o meno andare oltre il PIL, ma l’argomento è delicato e bisogna saperlo trattare. Nella nostra storia, individuale e collettiva, adottiamo di volta in volta girelli ideologici per dare un senso alla cose, ma quando quei girelli non rappresentano più la realtà, siamo incapaci di liberarcene per ancora molto tempo, come se dentro le sbarre di quelle “gabbie”, passassero i fili dell’alta tensione: se provi a toccarle finisci affumicato. Così accadde anche a Giordano Bruno, letteralmente “abbruggiato“ a Campo dei Fiori, non per il PIL, però: in quel caso eravamo alle prese […]

  

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