Eroe di guerra, eroe di maratona
[photopress:paker.JPG,full,pp_image]Il maggiore Phil Paker ce l’ha fatta e in due settimane ha finito maratona di Londra. Mai mollare soprattutto quando la vita non fa sconti. Il maggiore lo scorso anno aveva perso l’uso delle gambe per le terribili ferite riportate durante un attacco a Bassora nel sud dell’Iraq. Storie di guerra che ti toccano ma poi svaniscono, insieme a tante altre, e finiscono per essere dimenticate. Non tutte. Quella di questo ragazzo alto, dai capelli a spazzola e il fisico d’atleta resterà per sempre ed è la prova che con la volontà e la tenacia si può osare qualsiasi cosa. L’ufficiale, pettorale numero 1150, si è iscritto alla maratona di Londra per raccogliere fondi per i caduti britannici in Iraq e Afghanistan e ha completato il percorso due settimane dopo lo start. Packer, 36 anni, è partito con le stampelle ed è riuscito a percorrere tre chilometri al giorno. Solo, fino alla fine per 42 chilometri e 195 metri. Sabato al traguardo ad accoglierlo c’erano un centinaio di persone. Niente show, non ce n’era bisogno. Solo un applauso, tante strette di mano e un pizzico di commozione.