Maratona delle Dolomiti, in bici dove osano le aquile
[photopress:dol2_1.JPG,full,alignleft]Domenica mattina all’alba toccherà pedalare. Saranno in più di ottomila a sfidare le Dolomiti: chi sul percorso breve di 55 chilometri, chi ( più coraggioso) su quello lungo di 138. In ogni caso sarà dura perchè senza tregua bisognera scalare le cime che hanno fatto la storia del Giro d’Italia: Campolongo, Pordoi, Sella Gardena. E ancora Campolongo , Giau e Falzarego. Non è uno scherzo, servono cuore, gambe e coraggio anche se si va piano e si corre per partecipare. La Maratona delle Dolomiti non è una granfondo è <la granfondo> sogno spesso proibito di migliaia di appassionati cicloamatori che non riescono ad avere un pettorale. Quella di domenica sarà la ventitreesima edizione e per poco più di ottomila partenti sono arrivate più di 25mila richieste. <Numero chiuso perche la valle è piccola-spiegano gli organizzatori- è più di tanti non ci si sta…>. Così chi vuole correre spera nella buona sorte e incrocia le dita in attesa che il suo nome venga sorteggiato. E’ una gara dura che è diventata <mito> e che affascina gli stranieri ( ci sono iscritti da 37 Paesi) ma anche i big dello sport. Molti i campioni al via quest’anno da Stefano Baldini a Manfred e Manuela Moelgg a Massimiliano Blardone. E ancora Antonio Rossi, Andrea Lucchetta, Rossano Galtarossa, Margherita Granbassi, Yuri Chechi, Cristian Zorzi, e Alessandra Sensini. Ci sarà anche Linus al suo debutto in bici. Qualche settimana fa l’avevo intervistato ( https://www.ilgiornale.it/lp_n.pic1?PAGE=105071&PDF_NUM=1513) e mi aveva che ci <provava> ma secondo me non è vero…farà sul serio.