Quarantamila al via. Come New York, più di New York se è vero , come è vero, che saranno più di un milione domenica i tedeschi sulle strade per applaudire e incitare i maratoneti che attraverseranno Berlino. E’ la 37ma edizione della Berlin Marathon. Una 42 che, per chi l’ha già corsa, è “la maratona”.  Per tanti motivi. Perchè  la città ha il fascino di una grande capitale, perchè  per i tedeschi lo sport non è solo il calcio, perchè negli anni è diventata un evento che coinvolge dal primo all’ultimo dei berlinesi e perchè il percorso, oltre che bello, è considerato tra i più veloci al mondo. E lo sa bene  bene Haile Gebrslassie che qui ha già vinto quattro volte e che sempre qui nel 2008 ha firmato il record del mondo di maratona in 2h03’59”. Quest’anno non ci sarà ma è ben rimpiazzato. Dalla porta di Brandeburgo partiranno infatti ben sette campioni che hanno già chiuso una maratona sotto le due ore e 6 minuti. Ci sarà battaglia e a giocarsela alla fine potrebbero essere i keniani Patrick Makau e Geoffrey Mutai, rispettivamente primo e secondo a Rotterdam,  Eliud Kiptanui recente vincitore a Praga e Gilbert Yegon che ha trionfato ad Amsterdam. Sono tutti a caccia del record di Gebre ma per arrivarci servono la corsa e la giornata perfetta.  Un altro pianeta.  Un’altra storia è invece quella dei 40mila che soffriranno per le strade e i parchi di Berlino sostenuti dagli applausi fino al traguardo e da 70 band musicali lungo il percorso.  Ci saranno anche un migliaio di italiani e ci sarò anche io con una ventina di amici di Smarathon. Per chi volesse dare un’occhiata tutta la gara sarà trasmessa in diretta su Eurosport.