LA Maratona di Roma cala i suoi assi
Roma cala gli assi. A poco meno di due mesi dalla Maratona in programma il 20 marzo, gli organizzatori annunciano i primi nomi di spicco. Tra gli uomini saranno al via due atleti da 2h06’: i keniani Teimet Sylvester Kimeli (1984), vincitore della Maratona di Seoul nel 2010 con il tempo di 2h06’49″ , e David Kipkorir Mandago (1978), vincitore a Roma nel 2006 (2h08’38″) e capace di portare il personale a 2h06’53« in occasione della Maratona di Parigi nel 2009. Torna a difendere il titolo conquistato sulle strade capitoline Siraj Gena, l’etiope che l’anno scorso arrivò sul traguardo del Colosseo in 2h08’39″ togliendosi le scarpe nel finale per ricordare l’impresa di Abebe Bikila. Ai nastri di partenza anche un altro vincitore di Roma, il keniano Jonathan Yego Kiptoo, primo a Roma
nel 2008 con 2h09’58″. Tra le donne confermata la presenza di Rosalba Console, l’atleta delle Fiamme Gialle e azzurra di maratona con record di 2h26’45» stabilito nel 2009 a Berlino dove si è piazzata quarta. La diciassettesima edizione della gara romana sarà quindi all’ultimo respiro ma si annuncia anche come la maratona italiana dei record. Dopo essere stata inserita infatti qualche mese fa nella Gold List delle 15 maratone più belle e attrezzate del mondo da parte della Federazione Internazionale di Atletica Leggera, ha già fatto registrare il mese scorso il nuovo record di iscrizioni di atleti stranieri. Al 27 dicembre infatti erano 6.534 i corridori da 80 paesi di tutto il mondo già iscritti. L’anno scorso su un totale di 15.346 partecipanti gli stranieri furono 6.512 e dunque è facile immaginare che al ritmo cui stanno arrivano le adesioni dall’estero si giungerà facilmente a sfondare il muro dei 7 mila. E non è poco.