Luca Rossetti: “La mia maratona?Una scommessa dopo la pizza”
Qualche anno fa, quando Luca Rossetti andò a New York per correrre la sua prima maratona c’era chi scrisse che “Andava a fare le scarpe agli americani…”. E come negarlo? Ma lui che con le scarpe da Parabiago porta moda e stile italiano nel mondo quella volta nella Grande Mela ci andava con le scarpe da running. Tutta un’altra cosa. Era il 2008, era la prima volta sulla distanza di 42 chilometri, era la fine di una scommessa fatta con gli amici di sempre davanti a una pizza dopo una partita di calcetto. Ma era anche l’inizio di una bella avventura di solidarietà con la maglietta di Smarathon, la onlus che da anni raccoglie fondi per l’atrofia muscolare spinale, di cui Luca Rossetti è da sempre ambasciatore. Un’avventura che continua…
Domani corre la maratona?
No, sinceramente no. Faccio un tratto di staffetta con i miei soliti amici: Fabio Rececconi, Poalo Salmoiraghi e Giuseppe Trabucchi. Sono loro i colpevoli…
Cioè sono loro che l’hanno convinta a correre?
“Esatto, dopo una partita di calcetto. Stavamo mangiando una pizza e mi hanno detto che andavano a correre a New York. Cos’ mi sono iscritto e sono partito anche io”
Pronti via…
“Più o meno. Ma non partivo da zero ho sempre fatto sport. Calcio, tennis, golf. Certo correre è un’altra cosa, soprattutto la maratona. E infatti la finisco con tanta fatica attorno alle quattro ore”
Si allena, segue tabelle o corre come viene?
“Sherzando dico sempre che sono un corridore da ora legale…D’inverno praticamente sto fermo. Anche se quest’anno ho comprato un tapis roulant e ho corso anche a febbraio…
Due, tre, quattro allenamenti a settimana?.
“Diciamo due e mezzo…”
Però di maratone ne ha corse parecchie..
“New York, Berlino, Praga…in tutto sei. E la prossima sarà Londra. Dove proverà a scendere sotto le quattro ore?
Devo essere sincero. Sono abbstanza agonista ma ciò che mi affascina della maratona è soprattutto il grande evento. Mi piace il clima che si crea, tutto ciò che le ruota attorno, la grande attesa, il villaggio. E ciò succede soprattutto nelle corse delle grandi capitali”
A Milano fino a qualche anno fa capitava il contrario…
Guardi io non sono milanese ma in città abbiamo due showroom quindi la vivo molto per lavoro. Questa storia che i milanesi odiano chi corre mi sembra abbastanza inventata…
Forse perchè lei negli anni passati non ha mai corso la maratona?
“No però ho fatto la staffetta lo scorso ano ed è stato davvero emozionante. Ho visto una città partecipe e entusiasta. Insomma una festa vera”
E quest’anno cosa si aspetta… oltre la pioggia?
” Sarà sicuramente meglio. La Milano City Marathon ormai è un evento e il blocco del traffico contribuirà senz’altro a renedere la corsa ancora più bella. La pioggia? Beh, pazienza…”
Corre in canotta o si mette il k-way?
“In canotta. Quella rossa di Smarathon, ovviamente”