Chi beve birra campa cent’anni, chi corre qualche anno in più
Chi beve birra campa cent’anni diceva Renzo Arbore tanti anni fa in una reclame in tv. Chi fa jogging forse no ma sicuramente qualche anno in più. A sostenerlo è il Copenhagen City Heart presentato un convegno a Dublino dall’Associazione Europea per la prevenzione e la riabilitazione cardiovascolare . Secondo i ricercatori la corsa moderata aumenta di 6,2 anni l’aspettativa di vita per gli uomini e di 5,6 per le donne.Si tratta di uno studio sulla popolazione, iniziato nel 1976 per acquisire nuove conoscenze per la prevenzione di malattie cardiovascolari e ictus, che ha coinvolto 20mila persone, uomini e donne dai 20 ai 93 anni. Sono stati messi a confronto i dati sulla mortalità di 762 donne e 1.116 uomini dediti al jogging, confrontandoli con i dati del resto della popolazione. Nel corso di 35 anni hanno registrato 10.158 decessi tra i non amanti della corsa a fronte di 122 morti tra gli habitué dello jogging. Evidenziando, dunque, che in media (considerando anche l’età) il rischio di morte si riduce del 44% per chi corre abitualmente. Ora, senza mettere assolutamente in discussione l’attendibilità e la rigorosità di queste ricerce, io credo che fare sport faccia bene senza star li a far troppi calcoli. E poi la storia di questi studi è spesso contrddittoria. Ci sono ricerche che sotengono un tesi, altre l’esatto contrario, altre ancora un po’ l”una e un po’ l’altra cosa. Dipende da chi le fa e da chi le commissiona. Resta il fatto che chi corre, va in bici, nuota si diverte e sta bene e basta guardarli in faccia gli atleti per capire. Sulle aspettative di vita non so. Cento, ottanta, settant’anni e chi puo dirlo? Bastasse una corsetta a dare certezze…