Le olimpiadi raccontate da Alfredo Pigna
Con la segnalazione di questo libro sulle olimpiadi arrivo un po’ fuoritempo. Ma non troppo. Perchè vale l’anno olimpico e non solo le tre settimane dei Giochi, perchè ora ci sono le paralimpiadi e quindi il fuoco resta acceso e infine perchè un buon libro resta un buon libro a prescindere da date e appuntamenti. ” Dall’antica Grecia alle olimpiadi di Londra” è la storia dei giochi scritta da Alfredo Pigna che chi ha qualche anno come me ricorderà senz’altro a presentare una delle prime Domeniche Sportive a colori. Quando la domenica sportiva era davvero la domenica sportiva con il racconto di tutti gli avvenimenti della gionata e non la pantomima di oggi sul calcio con ore di discussioni su un rigore negato o un fuorigioco di millimetri. Pigna ha alle spalle una lunghissima carriera giornalistica nella carta stampata, cominciata prima nel «Corriere d’Informazione» poi, a fianco di Dino Buzzati, alla «Domenica del Corriere». Dal 1970 al 1991 è stato inviato dei più importanti eventi sportivi Rai fino a quando si è allontanato dal piccolo schermo lasciando tutto per trasferirsi in barca con moglie e figli. Ha accompagnato intere generazioni di italiani sui campi di calcio, sui ring e sulle piste da sci di tutto il mondo. Nel «Romanzo delle Olimpiadi» in libreria per Mursia conduce il lettore dalle origini leggendarie nell’antica Grecia sino ai giorni nostri, raccontando la storia di un evento unico e straordinario come in un romanzo nel quale sono protagonisti uomini e donne. La trama è una sequenza di avvenimenti reali, di storie di atleti di gioie, illusioni e anche drammi. Dal milanese Carletto Airoldi, il podista e maratoneta che tentò, senza successo, di prendere parte alle prime Olimpiadi del 1896 ad Atene (scartato perché accusato di essere un «professionista») a Nedo Nadi, il campione della scherma che durante i Giochi ad Anversa (1920) fu accusato di essere addirittura «troppo imbattibile». Dalla regina del nuoto Novella Calligaris, atleta «antidiva» alle Olimpiadi di Monaco del 1972, durante le quali si consumò una delle tragedie più crudeli della storia non solo sportiva, il massacro degli atleti israeliani documentata minuto per minuto.