Niente corse ma avventura e solidarieta’…oggi tocca a Overland
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Oggi si è corsa la Green race, la mezza di Cremona, la Hunger run a Roma, il keniano Wilson Chebet ha vinto la maratona di Amsterdam e chissà quante altre gare da Nord a Sud. Ma per un giorno (uno solo) non si parla di corsa. Per una volta l’attenzione si ferma su un camion arancione attrezzato a studio dentistico che per tre giorni è stato posteggiato alla Fiera di Milano ma che di solito macina chilometri tra gli orfanotrofi della Romania per dare aiuto ai bimbi abbandonati e che hanno bisogno di cure. Overland for smile nasce sull’onda delle avventure Overland di Beppe Tenti. A realizzare questo sogno sette anni fa un medico, Lionello Grossi, e il suo braccio destro Cinzia Prazzoli. Con loro una gruppo di volontari sempre più numeroso: medici, infermieri, assistenti, autisti che rinunciano alle ferie e per vera beneficienza partono e fanno ciò che fanno. Sette anni di storie, di avventure, di difficoltà, di sorrisi che tornano ad illuminare i volti di bimbi che ne hanno viste di tuti i colori. Sette anni di Overland for smile che oggi continua con facce nuove come quella di Roberto Cristofanini eche sono diventati un libro che servirà a raccolgiere fondi per le misioni. Ne scrivo perchè questa è una storia che mi piace e perchè quel libro, isieme a Massimo Boccaletti collega della Stampa, l’ho scritto io. “I bimbi di Overland” ( TU.E.OR edizioni) per ora si può richiedere scrivendo a Paola Teti (paola.teti@overlandforsmile.it)