I keniani all’assalto di Venezia
Maratona di Venezia, si parte. Oggi sui vaporetti di Venezia era tutto un viavai di sacche verdi. Un viavai di tute, giacche impermeabili e scarpe da running. Si capisce al volo chi e’ qui per la maratona, basta guardarlo ai piedi. Ci si squadra un po’ tutti. E tutti scrutano il cielo e tutti guardano i ponti. Che un conto e’ quando te li raccontano, un conto e’ guardarli in foto, un altro passarci sopra il giorno prima della gara. Sono più alti e ripidi di quello che sembrano. E sembrano di più di quelli che sono. Comunque sia quattordici son tanti. ” E domani e’ prevista acqua alta…” ci avvisa il titolare dell’hotel Belvedere al Lido. Poco male. I veneziani girano con gli stivali di gomma e non sembrano fare una piega, la maratona invece girera’ un po’ più al largo da piazza San Marco con un percorso bis ovviamente omologato. Ma non sembra una preoccupazione. Così cammini in lungo e in largo per l’expo della gara e tra Stefano Baldini che fa il testimonial Asics e Gianni Poli che presenta Cortina-Dobbiaco e Sarnico-Lovere ti accorgi che l’unica cosa che preoccupa gli ottomila e’ si’ l’acqua ma quella che potrebbe arrivare dal cielo. Dettagli per chi correrà per vincere. E quella di domani sarà una 27° Venicemarathon più aperta ed avvincente che mai con gli atleti africani che si contenderanno ancora una volta la vittoria finale sia in campo maschile che femminile. Tra gli uomini, dove è stato richiesto un passaggio a metà gara di 64’30” per i primi, il favorito della vigilia è l’etiope Tadese Tolesa Aredo, vincitore lo scorso anno in 2h09’13” e 4° quest’anno alla Maratona di Roma. A contendergli la vittoria saranno un gruppo di keniani: il veterano Patrick Ivuti, già vincitore alla Maratona di Chicago 2005 con un ottimo 2h07’46”, ed i connazionali Stephen Kipkoech Kiwibot e Titus Masai, quest’ultimo all’esordio sulla distanza dei 42 km ma con grandi aspettative: “cerco un tempo attorno alle 2h07’” ha dichiarato ai giornalisti. L’Italia sarà rappresentata dal barlettano Domenico Ricatti, che cercherà di migliorare il suo record personale di 2h16’31” ottenuto lo scorso anno a Berlino: “Sono emotivamente legato a questa maratona leggendaria – ha dichiarato l’atleta dell’Aeronautica – perché nel 1995, quando ero solo un bambino, vidi i miei amici Goffi e Leone arrivare primo e secondo. Per questo è un’emozione provare a ripercorrere le loro strade”. Tra le donne, la 27esima Venicemarathon potrebbe parlare etiope, con Fantu Eticha Jimma, già terza lo scorso anno con 2h30’25”, che dovrà guardarsi dagli attacchi delle connazionali Halima Hassen Beriso, terza quest’anno alla Maratona di Hannover con 2h30’26”, ed Emebt Etea Bedada che quest’anno ai Mondiali di Mezza Maratona di Kavarna è giunta 5ª nella gara individuale con il tempo di 1h10’01” ed ha vinto la gara a squadre. Tra le azzurre, occhi puntati su Martina Celi, campionessa italiana 2011, che torna a Venezia dopo il 9° posto del 2010. Quest’anno la Venicemarathon andrà in onda su La7, con una trasmissione che durerà ben tre ore e mezza: dalle 10 alle 13.30. La partenza della gara è prevista per le ore 9:20 sia per gli uomini che per le donne, mentre la gara di handbike partirà alcuni minuti prima, con in gara anche Alex Zanardi. Dopo l’impresa dello scorso anno che vide l’ex pilota trainare con la sua handbike, lungo i 42 km di gara, l’amico Francesco Canali affetto da SLA, quest’anno il bi-campione paralimpico correrà con Eric e Fabio, i primi rappresentanti del progetto Bimbingamba Sport.