Maremontana, il prof Tranquilli: “Attenti a cibo e abbigliamento”
La morte di uno sportivo è sempre uno shock. Perchè prima di cominciare una gara quello di morire non è in genere un pensiero che ti sfiora. Così il dramma di ieri sul Monte Acuto nel trail della Maremontana che va dalla spiaggia di Loano a Toirano nel Savonese, dove ha perso la vita Paolo Ponzo, 41 ex calciatore di Modena e Genoa, e dove sono finiti in ipotermia altri 19 concorrenti è una di quelle notizie che lo spazio se lo prendono. Purtroppo. E la domanda che un po’ a tutti viene spontanea è come sia potuto accadere. Come possa una gara di trail, seppur flagellata da pioggia, freddo e neve trasformarsi in tragedia. E come spesso capita non c’è una sola causa. “Sicuramente avranno influito le condizioni ambientali, nel senso che per i soccorritori è stato difficile raggiungere le persone in difficoltà – spiega Carlo Tranquilli, direttore dell’istituto di medicina dello sport dell’ Acqua Acetosa ed ex medico della nazionale under 21- Ma credo che ci saranno stati anche problemi di abbigliamento non adeguato e alimentazione sbagliata. Ponzo forse per il freddo intenso, ha avuto un malore e purtroppo può succedere. Infatti con l’aumento della sudorazione c’è una dispersione di calore , uno continua a muoversi ma con l’abbassamento della temperatura ovviamente sente freddo e può arrivare a sentirsi male se non è adeguatamente coperto”. “Ho letto che Ponzo è stato trasportato per quasi due ore in barella – continua ancora Tranquilli -. Una persona colpita da malore per il freddo e ipotermia può essere salvata anche nelle ore successive, ma bisogna tenere conto che in questo caso si è dovuto operare in condizioni estreme. E questo sicuramente ha influito”. ” La cosa più importante, e che bisogna ancora una volta sottolineare – conclude il dottor Tranquilli – è che prima di una prova del genere bisognerebbe sempre sottoporsi a un controllo medico molto accurato, in particolare coloro che hanno più di 40 anni. Bisogna essere certi di essere idonei a un certo tipo di attività e fare sempre anche una prova da sforzo. La prevenzione è fondamentale”