Maurizio Lupi, il ministro maratoneta
Il governo è fatto. E per uno fissato di corsa e maratona viene naturale andare a capire chi sono i runner dell’esecutivo. Quasi sia un segnale di garanzia che è ovvio che non è . Però il giochino mi diverte. E tra i corridori c’è sicuramente il vicepresidente del consiglio Angelino Alfano che avevo incontrato un paio di anni fa sulla pista milanese del XXV aprile e che mi aveva confessato che tra i suoi sogni nel cassetto c’era prorpio quello della maratona. Ma maratoneta del gruppo è senza dubbio il neo ministro ai trasporti e alle infrastrutture Maurizio Lupi. Lo conosco per lavoro dai dai tempi in cui faceva l’assessore al Comune di Milano nella giunta di Gabriele Albertini. E’ un runner vero. Talmente vero che una volta scherzando un collega del Corriere mi disse: “Puoi tirarlo dentro in una polemica politica e magari s’arrabbia un po’. Ma se sbagli un suo tempo di maratona, allora son c….”. E infatti è uno che di maratone ne ha corse parecchie e anche con buoni tempi. E’ uno che si allena ed è l’anima del Montecitorio running club un gruppo che corre e raccoglie fondi per cause di solidarietà. Dopo la sua nomina a ministro sono andato a dare un’occhiata sul suo sito. «Mi chiamo Maurizio Lupi e sono nato a Milano il 3 ottobre 1959. Sono sposato con Manuela e ho tre figli di nome Andrea, Luca e Federica. Sono grande tifoso del Milan e amo correre…». Tanto per mettere le cose in chiaro. E che Lupi sia un po’ fissato con la corsa me lo ricorda anche un nostro incontro casuale di un paio di anni fa ad un semaforo di via Bande Nere a Milano, entrambi in moto ed entrambi col casco. Fatichiamo a riconoscerci ma poi ci salutiamo. Anzi no. La prima cosa che mi chiede alzandosi la visiera è: “Ti stai allenando?”