Rimini challenge, vince Mc Cormack. Ma anche tutti gli altri
Anche la pioggia ha capito che per un pomeriggio doveva stare a guardare. La prima edizione del Challenge di Rimini e’ stata una festa vera per tutti. Per chi ha corso e ha finito, per chi non c’è riuscito perché stamattina il mare faceva davvero paura, per chi ha provato l’ebbrezza di una gara così dura spartendosela con due compagni di avventura. Festa agonistica con l’azzurro carabiniere Ale Fabian che ieri ha dominato la gara sprint e con l’annunciato testa a testa tra Daniel Fontana e Chris Mac Cormack che ha vinto per una manciata di secondi. Festa per Aldo Rock che è arrivato al traguardo che stava quasi tramontando il sole ma non ha mollato e per Alice, sua collega di Radiodeejay che “e’uscita viva dall’acqua” ed ora e’ pronta per debuttare a Bardolino. Festa per il collega del Sole 24ore Riccardo Barlaam che pedala sulle salite più dure del mondo ma si difende anche a nuoto e di corsa. E festa per una Rimini bagnata e infreddolita ma con gli spalti gremiti. Anche bimbi, cuccioli, esordienti e ragazzi hanno avuto il loro pezzetto di gloria, quasi epica perche’ correre e pedalare sotto la bufera di acqua che si e’ scatenata sabato pomeriggio e’ quasi da denuncia a telefono azzurro. C’era il clima del grande evento e cosi’ e’ stato. L’organizzazione si e’presa il lungomare e non ha sbagliato quasi nulla dalle zone cambio, ai rifornimenti alla gestione del lungo percorso fino sugli Appennini romagnoli che più duro di così davvero non si poteva. Salite, salite e poi discese e discese. Impossibile trovare un metro in piano se non sul l’ultimo tratto da Riccione…ma li’ a complicare le cose ci si è messo il vento. Però è finita in gloria. Anche per lo squadrone dell’ Aurora triathlon che correva abbinando i suoi colori a quelli di Smarathon e a cui la Fitri dovrebbe fare un monumento per tutta la gente che sta portando nel mondo del multi sport. Ottima la prova in staffetta che si è piazzata 14ma assoluta trainata da Marco Russo che ha chiuso la sua frazione a nuoto in poco più di 18 minuti: lo stesso tempo di Mc Cormack e Fontana, tanto per capirci. Ma staffettisti a parte sono arrivati al traguardo del mezzo ironman tutti gli atleti della spedizione: dallo “zurighese” Marco a Cristian che nella frazione in bici ha anche forato. Finisce come finiscono le belle fiabe e cioè tutti felici e contenti. Con il presidente di Smarathon Luca de Luca che debutta con successo nello sprint ed ora pensa in grande e con i miei tre figli che dopo essersi spellati le mani incitare Daniel Fontana lo hanno anche salutato dopo il traguardo: “Ciao ragazzi ci vediamo in DDS…”. Si’ perché nuotano tutti li’. È se non voglio uscire dall’acqua tra gli ultimi mi sa che ci devo andare più spesso anche io…