Cortina-Dobbiaco, vigilia con il naso all’insù
La buona notizia e’ che non piove. Però’ fa freddo e domattina tirerà’ anche un bel po’ di vento che sulle Dolomiti innevate non è’ come in riva all’Adriatico. E se è preoccupato Alberto, che è un tipo che in montagna con gli sci ai piedi va un po’ dove vuole, c’è da credergli. Ma è il bello della Cortina-Dobbiaco, gara unica nel suo genere con le tre Cime di Lavaredo a far da spettatrici e il Passo di cima Banche a far la differenza. Chi viene qui a correre lo fa per passione, perché ci si lascia un bel pezzo di cuore e infatti in tanti tornano. Nonostante la pioggia e il freddo o forse proprio per quello. La vigilia della 14 ma edizione che fa il tutto esaurito con oltre 4600 iscritti al via e’ una giornata di corse e di festa. Cominciando dai più piccoli che si sfidano in una gioiosa serie di batterie davanti al fascinoso Grand hotel senza vinti ne’ vincitori com’è’ giusto che sia. Finisce con tante medaglie al collo e una pioggia di caramelle che sembrano coriandoli. Ma c’è spazio per tutti anche per chi atleta forse non è ma ha tanta voglia di correre e di camminare. Così fa il pieno anche la non competitiva che gira per otto chilometri intorno al lago di Dobbiaco ma che così semplice proprio non è, con un bel pezzo di salita e un altro paio di su e giù che ti gonfiano le gambe. Ma la vigilia della 14ma Cortina-Dobbiaco e’ anche ( soprattutto) tutto ciò che gira intorno alla Cortina-Dobbiaco. Il lavoro frenetico di un bel gruppo di volontari che devono mettere a punto gli ultimi dettagli, il timore degli atleti che alle prime gocce guardano all’insu’ e fanno gli scongiuri, la paura di chi per un disguido si ritrova senza il pettorale ma poi per fortuna risolve tutto e la sagoma longilinea di Gianni Poli che di questa gara e’ un po’ il deus ex machina. È praticamente ovunque. Alla partenza delle gare dei bambini, alla premiazioni, alla consegna dei pettorali, al via della non competitiva ad incitare chi ci prova, al traguardo pronto a mettere la medaglia al collo a tutti quelli che arrivano. Insomma sarà anche l’uomo immagine di questa corsa però non ci mette solo la faccia ma anche anima e corpo. È infine la gara di domani. La vigilia della 14ma Cortina-Dobbiaco schiera al via un bel gruppo di top runner ma quest’anno tutti gli occhi sono puntati su Valeria Straneo. L’alessandrina e’ qui per testare la sua condizione in vista dei mondiali di Mosca e sarà un po’ la primadonna sui 30 chilometri della vecchia ferrovia. Comunque vada, come diceva Chiambretti sarà un successo. È comunque vada anche la campionessa azzurra su questo percorso ci lascerà un pezzo di cuore.