Straneo e Biwott dominano la Cortina-Dobbiaco
Nicodemus Biwott e Valeria Straneo hanno vinto la 14ma edizione della Cortina-Dobbiaco. Il keniano della Farnese vini ha concluso i 30 chilometri della vecchia ferrovia in 1h37min31 secondi mettendosi alle spalle il connazionale dell’Athletic Terni Peter Bii e il vincitore dello scorso anno Said Boudalia dell’Athletic Marconi Biotecna dopo una gara tirata fino agli ultimi metri. Non c’e’ stata storia invece tra le donne dove tutti aspettavano Valeria Straneo che non si e’ fatta attendere. Dominio assoluto per l’azzurra che era venuta a Dobbiaco per mettere a punto la sua preparazione in vista dei mondiali di agosto ed ha incorniciato una gara di valore assoluto. L ‘atleta alessandrina del Runner team ha chiuso la sua gara in 1h47min39 secondi precedendo Rachele Fabro del Gruppo sportivo Lammari ( 1h58min) e Giovanna Pizzato dell’Essetre running che è’ arrivata al traguardo in 2 ore e due secondi. Ma campioni a parte questa edizione della Cortina-Dobbiaco Run va in archivio con un record di iscritti che è’ destinato a crescere. Oltre 4600 i partenti questa mattina dal centro di Cortina. Un fiume in piena che è’ stato gestito alla perfezione da una organizzazione che e’ riuscita ad evitare i tanto temuti ingorghi nella prima parte della gara sulla salita che porta al passo di Cimabanche frazionando in due la partenza. Una soluzione perfetta che ha permesso a tutti i partecipanti di poter correre senza nessun genere di rallentamenti fin dalle prime fasi. Alla linearità di questa edizione hanno giovato tra l’altro anche un paio di cambi di percorso per evitare, come nelle passate edizioni, che il percorso si intrecciasse con la provinciale che unisce Cortina a Dobbiaco. Bilancio positivo quindi anche dal punto di vista del meteo. Si temevano poggia e freddo e invece si e’ corso in una bella giornata con sprazzi di sole e di cielo azzurro che hanno permesso ai runner di godersi anche il panorama delle Tre Cime di Lavaredo. Unico neo il vento gelido che ha spazzato la gara dall’inizio alla fine. Ma non si può proprio aver tutto…