Dopo la Manica, lo Stretto a nuoto (ma per sei volte)
Non è nuovo ad imprese del genere. Tant’è che due anni fa insieme ad altri tre compagni di avventura aveva attraversato a nuoto anche la Manica che non è proprio una passeggiata perchè il viavai di barche e traghetti alza delle onde che è già un miracolo non andar sotto. Però Walter D’Angelo, 49enne milanese di professione istruttore di nuoto, quando si mette in testa una cosa è un tipo che non molla . E ora in testa si è messo l’idea di attraversare lo Stretto di Messina non una volta, come ha già fatto, ma per sei volte consecutive. Una traversata di otto ore circa che lo porterà ad un soffio dal record di questa prova che è di sette ma che non sembra interessargli. Almeno per ora. Così il 25 di agosto D’Angelo si tufferà nelle acque di Reggio Calabria per nuotare quei 3 chilometri e mezzo avanti e indietro quasi fosse un traghetto. Comunque vada sarà una grande impresa anche perchè, come spesso capita, non tutto è filato liscio visto che qualche settimana D’Angelo purtroppo si è anche infortunato durante allenamento. Una contrattura alla spalla che lo costretto a correggere lo stile della sua bracciata proprio per evitare sollecitazioni. La tabella di marcia ce l’ha tutta nella sua testa: 75 minuti da una sponda all’altra senza strafare ma con la solita costanza. Con la solita testardaggine. Che dopo lo Stretto probabilmente lo riporterà nelle acque della Manica che vuole rifare. Avanti e indietro questa volta, tanto per non farsi mancar nulla.