Mosca, i mondiali e l’atletica dimenticata
E’ durata un giorno l’eco del disastro dell’atletica azzurra ai mondiali di Mosca. Da ieri tutto è tornato normale. Il mio Giornale dedica le sue due uniche pagine di sport alla “storica”, “epica”, “straordinaria” vittoria della Juve nella supercoppa che, per grazia, quest’anno non si è giocata in Cina. La “Gazza” riprende con le sue prime 25 pagine dedicate a serie A, B C, interregionale, promozione, eccellenza etc. Ma anche gli altri non è che fanno meglio. L’atletica è tornata nelle brevi con buona pace di tutti e in attesa delle prossime olimpiadi. Della disastrosa avventura azzurra ai mondiali, appena appena addolciti dalla medaglia d’argento di Valeria Straneo in maratona, non se ne parla più. Una spedizione da dimenticare che meriterebbe non dico un processo ma quantomeno un’analisi, una serie di approfondimenti. Si buttano via pagine e pagine sulle moviole, sulle straordinarie imprese extracalcio di “Balo“, sulle imprescindibili verità di Antonio Conte, possibile che non ci sia un po’ di spazio per capire cosa è successo a Mosca? Cosa non ha funzionato? Che fine hanno fatto i nostri campioni? E la nostra grande scuola di tecnici? Non è forse il caso di ripensare qualche strategia? Magari a cominciare dai ragazzini, dalla formazione dell’educazione fisica nelle scuole, dai criteri di “arruolamento” delle società? E la Federazione? Quanto investe la Federazione nella promozione dell’atletica? Da dove si deve ripartire. Può sembrare assurdo ma credo sia innanzitutto un fatto di cultura. Di cultura sportiva. Per ritornare a competere con le grandi nazioni dell’atletica si deve ricominciare a parlare di sport nelle scuole come stanno facendo le federazioni di basket e di rugby con i loro tecnici in cattedra nelle ore di educazione fisica. Si deve ricominciare a spiegare ai ragazzi che lo sport è passione, applicazione e fatica ma anche un investimento per la loro crescita e non una scorciatoia per far successo. Si deve ricominciare a parlare di sport sulla Rai che ha due reti televisive dedicate ma trasmette solo repliche in bianco e nero delle domeniche sportive di venti e trent’anni fa. Si deve ricomiciare a parlare di sport sui giornali. Ma ne riparliamo alle prossime olimpiadi, perchè stasera c’è il Milan in Champions e tra qualche domenica riparte il campionato…Olè!