Wiggins, un cavaliere alla corte di sua Maestà
“Sir” già lo chiamavano. E con quei basettoni e quell’ abbigliamento da beatle “sir” lo è sempre stato anche nel look. Ma da oggi Bradley Wiggins è a tutti gli effetti un Cavaliere di sua Maestà. A incoronarlo, sotto agli occhi della moglie Catherine e dei figlioletti Isabella e Ben, con una cerimonia antica come solo la monarchia britannica sa ancora fare, è stata la Regina Elisabetta. Formula di rito, la spada appoggiata sulla spalla sinistra, Wiggins ha chinato il capo ed è entrato di fatto nella storia del Regno. Un’altra vittoria ma senza alzare le braccia. “Voglio dire che è piuttosto imbarazzante essere qui -ha dichiarato dopo la cerimonia a Buckingham Palace-. Stavo parlando con alcune delle altre persone che hanno ottenuto questo titolo per riconoscimenti storici o scientifici. Io ho vinto solo una gara in bicicletta e mi sento seriamente inferiore a loro». Ma poco importa. Alla Regina ciò che Wiggins ha “combinato in questi anni è bastato per deciderne l’investitura. Perchè Sir Bradley che è stato il primo inglese a vincere il Tour de France, che ha anche vinto sette medaglie olimpiche, tra cui quattro ori, per Sua Maestà ha reso un servizio importante al mondo del ciclismo e alla nazione britannica intera. Cavaliere quindi di Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zealanda, Jamaica, Barbados, Bahamas, Grenada, Papua Nuova Guinea, Isole Solomon, Tuvalu, Santa Lucia, Saint Vincent e Grenadines, Belize, Antigua e Barbuda, Saint Kitts e Nevis. Cavaliere come i Beatles, i Rolling Stones, come Paul McCartney e Mick Jagger, come Lewis Hamilton, Roger Moore , Sting e Colin Firth. Tanto per citarne alcuni.