Wings for life, il mondo corre per dare le ali a chi non può
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Giovanni Storti e Giorgio Calcaterra partiranno da Verona, il 4 maggio a mezzogiorno in punto. Ma si correrà contemporanemente in tutto il mondo su 35 diversi percorsi in sei continent. Da Saskatoon in Canada ad Haryana in India, da Jeonnam in Corea del Sud a Pinamar in Argentina, fino a Busselton in Australia. Tanto per citare qualche nome. Una grande corsa per chi non può correre, anzi per per far tornare a correre chi è costretto a vivere su una carrozzina, finanziando la ricerca scientifica per gli studi sulle lesioni al midollo spinale che colpisce 3 milioni le persone perchè ogni anno si registrano 130mila eventi traumatici gravi. Per il 53% dei pazienti si produce una paraplegia, con la paralisi degli arti inferiori, nel 47%, invece, una tetraplegia con paralisi anche degli arti superiori. “Wings for life world run” si farà per questo. Soprattutto per questo. Per cercare di ridare le “ali della vita” a chi non vuole rassegnarsi. Una corsa infinita, enorme, mai neppure pensata a cui si iscriveranno 150mila atleti. E ognuno potrà fissare un proprio obiettivo sulla distanza più varia, fino a 90 chilometri (e anche oltre) ma non correrà verso un traguardo. Cercherà di scappare per non farsi raggiungere da un’auto, la “Catcher car”, che partirà mezz’ora i corridori corridori e viaggerà a 15 chliometri l’ora superando ed eliminando chi sarà raggiunto. Finché non ne resteranno in gara solo due, un maschio e una femmina, che saranno i vincitori per quella città e i due che nel mondo arriveranno più lontano saranno i vincitori assoluti. “La cosa emozionante riguardo alla Wings for Life World Run è che ha una linea di partenza, ma non c’è traguardo. Penso che sia un concetto quasi magico” ha dichiarato l’olimpionico britannico Colin Jackson, direttore sportivo della Wings for Life World Run. “Un’auto che ti insegue, mezz’ora dopo che hai cominciato a correre. Non è mai stato fatto prima…>. Si parte alle 10 del mattino, ora universale, che da noi sarà mezzogiorno. Ma per chi corre in Corea del Sud, Nuova Zelanda e Australia la sfida sarà ancora più affascinante poiché cominceranno tardi durante il giorno e si troveranno a correre durante la notte, come per i partecipanti della costa ovest degli Stati Uniti che cominceranno a correre nel bel mezzo della notte fino a vedere spuntare il Sole. (www.wingsforlifeworldrun.com)