Una maratona ( e un atto di fede) per i nostri due marò
Dal Santuario della Madonna di Loreto in piazza San Pietro nella città del Vaticano. Quasi una preghiera. Un atto di fede lungo 290 chilometri affinchè non si dimentichi cosa sta capitando in India ai due nostri marò Salvatore Girone e Massimiliano La Torre, prigionieri e in attesa di giudizio dopo una serie infinita e inspiegabile di rinvii per aver sparato e ucciso due pescatori indiani durante una missione militare di scorta difendendo un mercantile dall’attacco dei pirati. Domani mattina alle ore 10.00 i due marescialli della Guardia di Finanza partiranno di corsa e dopo 290 chilometri consegneranno il loro appello nelle mani di Papa Francesco. Nicola Antonio Cinquepalmi e Domenico Gallo non sono nuovi ad imprese simili e questa maratona l’hanno organizzata per dare un forte segnale di solidarietà ai due marò e alle loro famiglie. Si tratta di un cammino di ben 290 chilometri a piedi all’insegna della fede: il percorso che attraverserà l’Appennino Marchigiano, Umbro e Laziale, avrà infatti origine dal Santuario della Madonna di Loreto, toccherà la Basilica di Santa Rita da Cascia per terminare nella Città del Vaticano, dove i due finanzieri saranno accolti da Papa Francesco. Obiettivo prioritario di questa maratona benefica, e di tutti coloro che la sosterranno, è la speranza che l’iniziativa possa in qualche modo sensibilizzare la bontà del popolo indiano e delle sue Istituzioni affinché nel giudicare i due marò possano essere indulgenti. Sarà possibile seguire online il lungo cammino di Antonio e Domenico, e di tutti colori che vorranno unirsi a loro, tramite il sito Internet www.gpsweb.it, attivo dal 19 marzo.