Uno schermo gigante e quasi un giorno di festa nazionale. Il Presidente della Colombia Juan Manuel Santos ha così celebrato la vittoria di Nairo Quintana al Giro d’Italia. «Un trionfo storico degli atleti colombiani Nairo e Rigoberto, che hanno fatto vibrare 47 milioni di cuori. Grazie per tutta questa gioia!», ha twittato il Presidente dalla città natale della maglia rosa, Combita. Per i colombiani questo Giro entrerà nella storia ed è giustissimo così. Quintana è il primo a vincere e il Giro d’Italia nonostante tutto è il Giro d’Italia. Ma per noi? Per noi resta uno spettacolo che forse tra qualche anno ( ma temo anche molto prima)  svanirà.  Resterà lo stop di Jos van Emdem che si ferma durante la cronoscalata del Grappa per chiedere alla sua fidanzata di sposarlo, resteranno le immagini di quel tifoso vestito da sposa sullo Zoncolan, di quell’altro tutto nudo che lo imita e di quell’idiota che spinge Bongiorno e lo fa cadere. Tutto qui? Purtroppo pare di sì. Una smorfia forse ci salverà. Il ghigno di gioia e fatica di Fabio Aru che si è già messo sulle spalle tutto il peso del ciclismo azzurro. Speriamo gli reggano le gambe…