Dolomitica, quando in bici non si fa solo fatica
La “Dolomitica” è la gara ciclsitica più dura del mondo. E c’è da crederci. Non tanto perchè lo dicano gli organizzatri ma perchè basta dare un’occhiata al percorso per rendersi conto che, al di là dei record o delle esagerazioni, chi correrà la Dolomitica il prossimo 5 settembre non farà una passeggiata. Servono gambe e cuore per farsi 600 chilometri in 24 ore e per scalare quasi 16.000 metri di dislivello. Servono gambe e cuore per andare Cordignano fin sulle vette che hanno fatto la storia del ciclismo, dal Medean-Pianezze al monte Tomba, al monte Grappa, al passo Broccon. E poi il passo Manghen, il San Pellegrino, il Fedaia, il Pordoi e il Campolongo. E non è finita perchè prima di ritornare a Cordignano arrivano il ValParola, il Giau, lo Staulanza, il Duran, il Forcella-Aurine, l’ Alpe del Nevegal, il Crosetta e monte Gaiardin. La Dolomitica è tutto questo. La corsa che il si correrà tra meno di 60 giorni con il patrocinio del Comune di Cordignano e della provincia di Treviso è una sfida a prescindere dai primati e dalla fatica. Una gara dove ognuno cercherà il suo i traguardo che poi per tutti è prima di ogni cosa quello di arrivare fino in fondo. Ma c’è dell’altro. A meno di due mesi dal via sono tante le iniziative che stano prendendo forma intorno alla corsa nell’Area Expo dove si terranno eventi, concerti e attività anche dedicate ai i più piccini. Da segnalare ad esempio o Scrapp Cycle in collaborazione con La Mente Comune di Padova. Una manifestazione per sensibilizzare gli sportivi (ma non solo loro) al riciclo ed al riutilizzo dei materiali. Infatti la scaletta di questo evento prevede una sfida a squadre durante la quale i gruppi ricostruiranno delle biciclette da una schiera di oggetti ciclistici ricuperati dai rottami. Con il gruppo Gandin di Conegliano é stato organizzato poi il corso di guida sicura per i neo e i futuri patentati, con lo scopo di sensibilizzare i giovani ad una guida più accorta. C’è anche chi correrà per altri traguardi, più alti ancora delle vette Dolmitiche da scalare. A cominciare dal Team autismo.sos che sta raccogliendo fondi per la autismo.sos onlus, che si occupa di dare assistenza ai ragazzi autistici e dall’ex professionista Marzio Bruseghin sta raccogliendo fondi per il reparto pediatria dell’ospedale di Conegliano. (www.ultracyclingdolomitica.com)